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Musica e gelato a Kabul
La musica aiuta la vendita del gelato.
Tanto più se si tratta di Beethoven.
Succede a Kabul, capitale dell'Afgha-
nistan, un paese in cui il controllo su
quello che la gente deve ascoltare e
vedere è piuttosto rigido, se non sof-
focante, e quasi nulla riesce a passare
tra le maglie della censura.
Ebbene, tanti gelatai vanno in giro per
la città con il loro chiosco ambulante
e si fanno annunciare dall'inizio della
sonata Per Elisa.
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Almanacco 401 Meteo 700
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Musica e gelato a Kabul
Poche note di un ritornello scritto da
Ludwig van, diffuse da un altoparlante,
quanto basta per destare l'attenzione.
A Kabul è vietato diffondere musica e
tuttavia ai gelatai è consentito di
utilizzare questo richiamo illustre.
Non è detto che i passanti conoscano la
firma di un compositore che ha fatto la
storia della musica. L'importante ormai
è che venga stabilmente associato al
gelato.
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Almanacco 401 Meteo 700
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