Orrore in Norvegia


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Oslo, l’estremista confessa

Sul web un suo memoriale di 1500 pagine

Anders Behring Breivik ha confessato di essere l'autore delle due stragi che venerdì hanno insanguinato la Norvegia e ha affermato di aver agito da solo. "E' stato un atto atroce ma necessario", ha dichiarato il 32enne alla polizia, secondo quanto riferito dal suo legale Geir Lippestad. Oggi, Breivik comparirà in aula per l'udienza preliminare che dovrebbe convalidarne il fermo e l'avvocato ha assicurato che al magistrato "spiegherà tutto".

Sei ore prima del duplice massacro, che è costato la vita a 93 persone, l'attentatore aveva postato sul web un memoriale, intitolato "2083-Dichiarazione europea di indipendenza", con le motivazioni del suo gesto. Sembra che il documento di 1500 pagine sia stato largamente copiato dal manifesto di Unabomber, il criminale americano condannato per aver inviato pacchi esplosivi per 18 anni.

Breivik mette sotto accusa l'inerzia dell'Europa di fronte al genocidio della propria cultura a causa della colonizzazione islamica e invoca una reazione, rivelando che lavorava a questo progetto da 9 anni. Ci sarebbero, secondo quanto riferito dal sociologo Massimo Introvigne in un'intervista alla Bussola quotidiana, anche attacchi ai partiti italiani (Pdl, Pd, Idv e Udc) che boicotterebbero la lotta all'Islam e a Benedetto XVI, accusato di aver "abbandonato i cristiani europei".

Il padre di Brievik, residente in Francia, ha raccontato di aver appreso la notizia dal web, quando ha visto il volto e il nome del figlio, con il quale non ha contatti dal 1995. Nel corso delle indagini, la polizia ha perquisito un appartamento di Breivik nella zona orientale di Oslo, alla ricerca di esplosivo. Sei persone sono state fermate e quindi rilasciate poche ore dopo per mancanza di legami con il caso.

Il capo della polizia norvegese, Sveining Sponheim, ha difeso l'operato delle forze dell'ordine, rispondendo alle critiche per i ritardi nell'intervento sull'isola di Utoya per fermare la strage di venerdi'. Secondo la ricostruzione fornita, sono passati 8 minuti (dalle 17.30 alle 17.38) prima che la richiesta informale di aiuto alla polizia di Oslo diventasse ufficiale, facendo scattare l'allarme. Da quel momento, la squadra d'emergenza ha impiegato 49 minuti per raggiungere l'isola e fermare Breivik, che si e' arreso senza opporre resistenza, nonostante avesse ancora molte munizioni.

Il premier Jens Stoltenberg ha annunciato un minuto di silenzio per le vittime domani a mezzogiorno in Norvegia e in Svezia. Nel corso di una messa di commemorazione delle vittime, ha assicurato che da questa "tragedia nazionale la Norvegia uscirà ancora più aperta e democratica, ma non ingenua". Alla funzione nella cattedrale di Oslo era presente anche il re Harald V che non è riuscito a trattenere le lacrime, suscitando commozione fra i presenti.