Djokovic, re di Roma

Nadal si inchina al serbo djokovic_296

C'è un nuovo numero uno al mondo, a prescindere da quanto dirà la nuova classifica Atp. Novak Djokovic al momento è più forte di Rafael Nadal, come ha dimostrato rifilandogli un doppio 6-4 nella finale, posticipata per la pioggia che ha ritardato il programma e durata due ore e 12 minuti, degli Internazionali Bnl d'Italia maschili, quinto "Master 1000" stagionale dotato di un montepremi di 2.750.000 euro che si è concluso sui campi in terra rossa del Foro Italico, a Roma.

Lo spagnolo, ancora leader del ranking mondiale, ha perso anche più nettamente di quanto non dica lo score, messo a durissima prova dal tennis potente e fisico del serbo, che non ha risentito affatto della maratona di ieri sera in semifinale con Murray.

Nadal vede sfumare il sesto titolo in carriera sulla terra capitolina, rimediando un altro fendente all'auto-stima dopo Madrid. Insomma, tra i due 24enne terribili del circuito la rivalità durerà a lungo, visto che alle loro spalle Roger Federer ha perso terreno e non si vede chi possa intromettersi. A 'Nole', che fuori dal campo ha l'hobby delle imitazioni dei colleghi (con Fiorello si era cimentato ultimamente nella parodia di 'Rafa') e' bastato essere se' stesso per infliggere al mancino di Manacor la quarta sconfitta in un Master 1000 e conquistare il 25esimo titolo Atp.

Il match ha subito messo in evidenza, soprattutto nel secondo set, un Djokovic impressionante per tenuta e profondità, mentre Nadal ha sempre sofferto le accelerazioni impresse dal fenomeno di Belgrado. Equilibrio fino al 4-4, poi break e set per Nole, il quale volava sul 2-0 anche ad inizio secondo parziale, prima di subire il controbreak di Nadal.

Il quale, sul 2-1 per il suo rivale, annulla due palle break e resta in scia (2-2) con quattro punti consecutivi.

L'iberico però fatica sempre a tenere il servizio mentre il serbo (aiutato anche da qualche nastro) impone la sua legge negli scambi. Djokovic ha l'incontro in pugno e sul 5-4 si costruisce tre match-point, vanificati dal coraggio di Nadal, che però deve arrendersi al quarto tentativo del più ispirato rivale. Grazie al successo sullo spagnolo, il serbo e' arrivato a 37 incontri vinti di fila (39 se si considerano i due singolari della finale di Davis dello scorso dicembre). Una striscia strepitosa che quest'anno gli ha permesso di mettere in bacheca sette titoli: Australian Open, Dubai, Indian Wells, Miami, Belgrado, Madrid ed ora Roma.

Il recordman assoluto di successi consecutivi ad inizio stagione è John McEnroe, che nel 1984 è arrivato a quota 42 vittorie. Un altro primato che Djokovic è pronto ad attaccare, visto che il Roland Garros è alle porte ed una forma così, sia fisica che mentale, si può difficilmente disperdere in pochi giorni. "E' veramente un piacere esultare ancora dopo tre anni - ha detto a caldo Nole, in italiano fluido - Ho giocato contro un grande campione come Nadal e gli faccio i complimenti per la sua settimana. Questo stadio e' veramente speciale, e' un 'colosseo' del tennis, con un pubblico competente che sa darci emozioni e supporto".

"Voglio ringraziare l'organizzazione e tutti quelli che lavorano per rendere così bello il torneo di Roma - ha chiosato Nadal - Giocare in questo stadio, uno dei più belli del mondo, mi dà sensazioni sempre speciali. Ci rivedremo l'anno prossimo".