Il costo elevato delle batterie al litio frena e molto lo sviluppo di massa dell’auto elettrica. Diciamo almeno per ora. Perché siamo fiduciosi nell’evoluzione della tecnica. E ciò che ci sembra impossibile oggi, domani potrebbe essere abbastanza facile. Del resto, l’auto elettrica giocherà un ruolo sempre più importante e, considerando che le megalopoli si stanno sviluppando rapidamente, è facile dedurre che queste saranno i luoghi ideali per poter esprimere il massimo potenziale dei veicoli elettrici. Mentre le vetture con alimentazione tradizionale, benzina e diesel, continueranno a essere la soluzione migliore per gli spostamenti medio-lunghi.
Nel mezzo i veicoli ibridi, che rappresentano un ponte tra le auto con motore endotermico e quelle esclusivamente a trazione elettrica.
Ma, oggi, la situazione non è certo rosea sui veicoli totalmente elettrici: ad esempio, per percorrere 200 chilometri con un’auto che pesa 1.000 chili ci vuole una batteria in grado di fornire 35 kw circa. Il costo odierno è di 500 euro per chilovattore l’ora, che moltiplicato per 35 porta il costo complessivo a circa 17 mila euro. E’ troppo perché l’industria possa offrire vetture a prezzi interessanti. Senza tralasciare che un’autonomia di 200 chilometri è ben poco rispetto alle aspettative degli automobilisti. Le prestazioni delle batterie sarebbero ancora troppo scarse e non durerebbero quanto l’auto.
C’è un altro elemento determinante: sia le ibride che le auto elettriche debbono avere un sistema efficiente che consenta di immagazzinare energia elettrica. Questa energia può essere recuperata durante le frenate, tramite un generatore, o semplicemente prelevata dalla rete elettrica.
E, poiché tutti d’accordo, che la tecnologia valida, almeno oggi, è quella delle batterie agli ioni di litio, Bosch ha realizzato una joint venture con Samsung SDI, da anni leader nel settore. L’obiettivo è sviluppare una batteria più efficiente, migliore per la densità di potenza e dell’energia delle batterie al litio, abbassare i costi e migliorare i cicli di ricarica e la durata della vita, conformando la batteria agli standard di sicurezza dell’industria dell’auto.
Bosch sta procedendo su tre fronti ben definiti: i componenti chimici utilizzati e la struttura delle singole celle della batteria, l’integrazione delle celle in batterie modulari e il sistema di gestione della batteria stessa per monitorare e regolare le singole celle. Altro obiettivo è garantire alle batterie agli ioni di litio la stessa durata della vita dell’auto, ovvero oltre 12 anni o 250 mila chilometri.
La joint venture mira anche a ampliare il range delle temperature operative delle celle, scegliendo i materiali giusti e ottimizzando la struttura per evitare i rischi di sovraccarica o di surriscaldamento della batteria. L’obiettivo è produrre una batteria di 350 kw che costi un terzo rispetto a quello attuale dentro il 2012. Vale a dire 12 mila euro. Mal strada è ancora lunga, perché anche 12 mila euro sono troppi per uno sviluppo di massa.