Seconda tranche della corsa agli sconti


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Saldi fra tante polemiche

Al via a Roma e al Nord saldi_invernali2_296

E' scattata ieri, tra le polemiche dei presaldi, la seconda tranche della corsa agli sconti dei saldi invernali: il via ufficiale è a Roma, Milano, Venezia, Firenze, Torino e Genova. Ultima la Valle d'Aosta che 'sconterà' solo il 10 gennaio, mentre già dal 2 sono partiti i saldi a Napoli, Palermo, Potenza, Catanzaro.

Ma il calendario dei saldi ufficiali, variabile anche quest'anno da Regione a Regione (sebbene oltre l'80% di commercianti e consumatori, secondo un sondaggio Confcommercio-Format, sia favorevole a una data unica) è stato da alcuni disatteso: in base alle stime del Codacons, la percentuale degli esercenti che alla cassa 'alleggerisce' lo scontrino anche fuori dal periodo ufficiale supera il 30%, con sconti medi dal 20 al 40%, usando il sistema di selezione della clientela fortunata, ovvero "proponendoli direttamente ai consumatori in fase di acquisto, accettando le richieste di sconti dei cittadini o inviando lettere e sms ai clienti fidati".

Un sistema di vendita che oggi trova la condanna dall'antitrust. Occorre eliminare il fenomeno delle "prevendite" in saldo riservate a gruppi di consumatori, dice l'organo per la concorrenza in una segnalazione inviata a Governo e Parlamento con la quale chiede una modifica della normativa in senso pro concorrenziale e di maggiore tutela dei consumatori.

Comunque da oggi altri potenziali clienti si apprestano a rimpinguare le casse dei negozianti, specie di abbigliamento. Secondo infatti le stime Fismo - Confesercenti lo scenario delle vendite di capi di abbigliamento è stato quello di un Natale poco brillante che ha lasciato il passo all'attesa per i saldi: 6 italiani su 10 avrebbero aspettato.

Secondo la previsione dell'ufficio studi della Confcommercio nella stagione dei saldi invernali la spesa media per famiglia sarà di 415 euro; in particolare il totale della spesa per abbigliamento e accessori sarà di 6,2 miliardi di euro, che va a incidere per il 18% sul fatturato del settore.

Nella capitale intanto si prepara un lungo week end di shopping: saracinesche alzate per la Befana, con la firma, da parte dell`assessore alle Attività produttive Davide Bordoni, della deroga alla chiusura festiva, e i negozi potranno restare aperti anche nelle due domeniche successive la data di inizio dei saldi, cioè domenica 9 e domenica 16.