La storia dell'auto in dieci volumi

L'enciclopedia realizzata da Valerio Berruti e Aurelio Magistà

di Luigi del Giudice

L’enciclopedia dell’auto, realizzata da Valerio Berruti e Aurelio Magistà, è un attento compendio sulla storia dell’automobile. In particolare, su quella del prodotto italiano, che, insieme a Francia e Gran Bretagna, contribuisce molto alla sua evoluzione e al suo sviluppo.



“Quest’opera –come dice Valerio Berruti a Televideo- colma una lacuna grande, perché riempie uno spazio che mancava. Cosa, che appariva molto strana in un paese come l’Italia, dove la gente spende molto per l’auto. Mancava proprio dal punto di vista del prodotto”.

Berruti: "L’esigenza di un’opera completa"
“Da un’idea abbastanza semplice” – spiega Berruti. “Nasce dall’esigenza di avere un quadro completo sull’automobile. L’ultima opera veramente completa, “Milleruote”, realizzata da Quattroruote insieme a De Agostini, risale alla metà degli Anni Settanta. Da allora, ci sono state solo pubblicazioni legate per lo più a marchi di successo. L’industria, inoltre, è andata molto avanti, con il prodotto, lo stile, la tecnologia e, per questo, abbiamo sentito l’esigenza di fare un’opera aggiornata e completa, con tutti i marchi automobilistici e i differenti modelli. In questa enciclopedia, che abbiamo realizzato per il Gruppo Repubblica-L’Espresso, sono descritti oltre mille marchi e circa 4.000 modelli. I marchi italiani –continua Berruti- sono descritti tutti con la loro storia dall’inizio a oggi. Mentre per i modelli stranieri è stata fatta una selezione, avendo cura di descrivere tutti quelli più importanti”.

La realizzazione di un’enciclopedia non è cosa da poco e richiede decisamente tempo, oltre a un grande e accurato impegno. Cosa, questa, che ci viene confermata da Valerio Berruti:”E’ un’opera molto complessa nella realizzazione. Senz’altro più difficile di quanto si potesse immaginare”.“La ricerca sui numerosissimi marchi italiani –dice- è stata relativamente semplice perché diversi musei italiani, molto ricchi di documentazione, si sono rivelati una fonte importante, che ha facilitato il nostro compito. Più difficile il lavoro sulle Case estere; molte sono scomparse e tante altre non dispongono di alcun archivio”. Ma la cosa non è stata, poi, così semplice anche per le vetture italiane, “perché, va sottolineato, i marchi di auto italiane, che oggi sono una decina, all’inizio del Novecento erano innumerevoli. Nel solo Piemonte, se ne contavano tra trecento e quattrocento. Piccole Case che nascevano, realizzavano qualcosa, ma, spesso, duravano due anni e poi chiudevano. Molte di queste sono state assorbite dalle più grandi: Fiat, Alfa Romeo e Lancia. E, questa, forse, è la parte più affascinante della storia dell’automobile. Una storia –aggiunge- tutta concentrata, all’inizio, in Italia, Francia e Gran Bretagna”.

La struttura dell’enciclopedia
“Abbiamo deciso di fare un’enciclopedia con un elenco in ordine cronologico dei modelli, con la storia del relativo marchio. Insomma, oltre alla storia, viene descritta l’importanza dell’automobile. L’aspetto sociale, il fenomeno di costume e la tecnologia. Un fenomeno che anche negli Stati Uniti ha avuto grande importanza non solo nella vita della gente, ma anche nei sistemi di produzione”. “C’è, poi, una parte dedicata alle curiosità del settore. C’è la descrizione di cinquanta modelli che hanno cambiato la storia dell’auto per la tecnologia, il design e la funzione di capacità industriale. Sono tutti quei modelli che hanno fatto storia, come, a esempio, la “Traction avant” di André Citroen. Non manca un glossario che raggruppa tutte le parole sul mondo dell’auto, sono oltre mille, e un dizionario tecnico di carrozzeria, illustrato con disegni, e quant’altro sia di interesse per chi ama l’automobile”.