Maltempo


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E' ancora emergenza alluvioni

Tra Padova e Verona 3 mila evacuati, danni per milioni maltempo_soccorsi_296

Tre dispersi, città e paesi allagati, autostrade chiuse, decine di famiglie sfollate, esercito mobilitato. Dopo le tre vittime di lunedì in Toscana, ieri altra giornata di emergenza maltempo in Italia.

Il nord-est la zona più colpita, con Vicenza e Padova in ginocchio per i temporali e le esondazione dei fiumi Bacchiglione e Frassine. Due i dispersi in questa regione. In provincia di Rovigo un anziano di 81 anni è disperso dopo essere scivolato nel fiume Po tra Guarda Veneta e Polesella. A Caldogno, nel Vicentino, ancora disperso da ieri un anziano di 75 anni, forse rimasto intrappolato nella sua casa travolta da un fiume di fango e acqua.

Nelle campagne di Vicenza si lavora contro il tempo con idrovore e mezzi meccanici per ripulire scantinati e abitazioni, mentre nel capoluogo scuole chiuse anche domani. Nel Padovano circa mille persone sono state sfollate per precauzione. Nelle zone alluvionate, oltre ai rinforzi dei Vigili del Fuoco, sono giunti oltre 400 uomini dell'Esercito, di cui 100 a Vicenza. Sempre in Veneto, chiusa 'a singhiozzo' l'autostrada A4 per allagamenti. Colpita anche Treviso, dove si monitora con preoccupazione il livello del fiume Livenza.

In provincia di Verona le situazioni più critiche riguardano i Comuni di Soave e di Monteforte d'Alpone, dove è in corso di evacuazione un'intera area abitata da circa 2.000 persone. Il presidente della Provincia di Verona ha già deliberato uno stanziamento di 400.000 euro per l'emergenza, mentre il governatore Luca Zaia ha annunciato che sono stati stanziati 2 milioni per fronteggiare l'emergenza in tutta la Regione. Per la Coldiretti Veneto i danni stimati arriverebbero però a 10 mln.

Le zone del Veneto più colpite sono state visitate dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, che in mattinata ha fatto il punto della situazione con i soccorritori: la situazione, ha detto, "è molto difficile, eccezionale, ma è sotto controllo. La risposta è stata immediata. Questa sciagura si poteva evitare se fossero state fatte, non solo qui ma in tutta Italia, le opere di messa in sicurezza che noi chiediamo da qualche anno".

Anche nel Friuli occidentale molti comuni hanno subito danni a causa dell'ondata di maltempo di questi giorni: le situazioni più critiche a Pordenone, Pasiano e Prata. In Trentino chiuse per inondazioni o pericolo frane diverse strade provinciali.

In Emilia-Romagna la Protezione civile ha fatto scattare una allerta di 72 ore per la piena del Po. In Toscana la Procura di Massa ha aperto un'indagine per disastro colposo e omicidio colposo plurimo per accertare le cause delle frane che hanno portato, oltre a vari danni, alla morte di tre persone. La giunta regionale ha dichiarato lo stato di emergenza per i territori di Massa, Carrara e Lucca, anche oggi interessati da nuove frane e allagamenti.

Ieri il maltempo ha colpito duramente anche le regioni del sud. In Calabria un uomo risulta disperso vicino Tropea, in provincia di Vibo Valentia, a causa del maltempo, mentre nel Cosentino stato di massima allerta per le forti piogge con smottamenti, allagamenti e frane in diverse zone della provincia.

In Sicilia situazione più critica tra Milazzo e Messina, con scantinati e intere abitazioni allagate e evacuate, strade comunali e provinciali inagibili e chiuse, qualche torrente esondato. Allagati i binari tra Ragusa e Ibla, con circolazione dei treni sospesa sulla Siracusa-Gela e, per uno smottamento, sulla Messina-Palermo.

Problemi anche sulle linee ferroviarie della Basilicata, con circolazione sospesa per frana tra Salandra e Ferrandina sulla Metaponto-Potenza, e in Calabria sulla trasversale Lamezia Terme-Catanzaro Lido.

Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha parlato di "una situazione drammatica", ricordando che il governo per il dissesto idrogeologico "ha predisposto uno stanziamento straordinario di 1 mld di euro, che sommati alle risorse per l'anno in corso sono diventati 1 mld e 300 mln". Venerdì, intanto, il Consiglio dei Ministri dichiarerà lo stato d'emergenza per le zone più colpite.