Con alcune tecniche di meditazione si puo' arrivare a controllare le reazioni del corpo piu' impensabili, come il metabolismo o la contrazione delle pupille, ma non serve essere un santone per accendere e spegnere alcuni neuroni a piacimento. Lo hanno dimostrato alcuni ricercatori californiani, che sono riusciti a realizzare un sistema con cui alcuni individui perfettamente normali sono riusciti a modificare delle immagini su un computer solamente con la forza del pensiero. In pratica i ricercatori sono riusciti a decodificare i singoli segnali di trasmissione del pensiero, i neuroni prodotti dal cervello, e a fare in modo che questi si accendessero o spegnessero a comando. L'esperimento, descritto sull'ultimo numero della rivista Nature, discende da una scoperta di cinque anni fa, quando il neuroscienziato Christof Koch del California Institute of Technology di Pasadena ha dimostrato che i singoli neuroni riescono a riconoscere volti, paesaggi e oggetti complessi, agendo quasi come un computer, e utilizzando le informazioni per costruire poi insieme agli altri le memorie complesse. Per capire come questi neuroni possono essere 'manipolati' il ricercatore, insieme al neurochirurgo Itzhak Fried dell'universita' Ucla e ad alcuni colleghi ha sottoposto 12 pazienti affetti da epilessia e in attesa di interventi chirurgici ad alcuni test.
I pazienti avevano degli elettrodi impiantati nel cervello che dovevano servire a stabilire quali aree provocavano le crisi in previsione di una possibile asportazione, e che riuscivano a vedere l'attivazione dei singoli neuroni nel lobo mediale temporale, un'area deputata alla conservazione della memoria e all'elaborazione delle emozioni. Prima di registrare l'attivita' dei neuroni, i ricercatori hanno intervistato i pazienti sui loro gusti: 'Volevamo sapere - spiega Moran Cerf, uno degli autori - le loro preferenze musicali, ma anche televisive e sportive. usando le risposte abbiamo preparato un set di 100 immagini per ogni paziente, che rappresentavano le cose a cui tenevano di piu". Tra le immagini sono state scelte quelle che attivavano di piu' i neuroni, ed e' stato predisposto un videogioco: ai pazienti e' stata mostrata al computer una foto composta al 50% da un'immagine favorita e da una di disturbo, e questi dovevano cercare di far prevalere quella preferita attivando il neurone corrispondente. Ad esempio, se al paziente piaceva Marylin Monroe, veniva mostrato un ibrido di una foto di Marylin e di una di Michael Jackson, chiedendogli di far prevalere quella preferita cercando di 'accendere' il neurone corrispondente. Nel 70% dei casi, riporta l'articolo, l'esperimento ha avuto successo, anche nel caso in cui l'immagine era composta al 90% da quella di disturbo. 'Ogni paziente ha trovato il proprio metodo - raccontano i ricercatori - qualcuno ripeteva piu' volte il nome del personaggio, ad altri invece bastava pensarci intensamente, ma tutti sono riusciti nel test. L'aspetto piu' importante della ricerca e' che abbiamo capito che quando la parte del cervello responsabile dell'istruzione 'pensa a Clinton' raggiunge il lobo temporale puo' accendere tutti i neuroni che corrispondono a Clinton, e contemporaneamente spegnere tutti quelli che rappresentano Bush, lasciando tutte le altre cellule intatte".