"Ci sono stati difetti nello scambio di informazione tra l'intelligence italiana e quella serba prima della partita di Genova". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Frattini, spiegando di aver chiesto a Belgrado "perché le informazioni preventive non sono arrivate o perché questo scambio informativo non ha funzionato come avrebbe dovuto".
"Vi sono casi limite per cui,per eventi sportivi internazionali, lo spazio Schengen si può sospendere. Nessuno poteva immaginare che si dovesse arrivare a tanto", ha aggiunto. Diciannove ultras serbi sono stati arrestati al loro rientro in patria.
Italia-Serbia, dalle scuse ai distinguo
Il ministro degli Esteri, Frattini, ha ricevuto le "scuse formali a nome del governo serbo" dal collega di Belgrado, ma il ministro dell'Interno e vicepremier di Belgrado ha criticato la polizia italiana per gli scontri di Genova.
Ivica Dadic ha affermato che i preparativi della partita non sono stati fatti bene e che un gruppo non eccessivamente numeroso di tifosi è riuscito a far so- spendere l'incontro. L'intervento della polizia, ha detto Dadic, avrebbe potuto essere più efficace e non avrebbe dovu- to permettere l'ingresso dei tifosi in possesso di oggetti vari, cosa questa che a Belgrado non sarebbe mai accaduta
Maroni:"Critica ingenerosa"
"Una critica ingenerosa".Così il ministro dell'Interno Maroni commenta le parole del suo collega serbo Ivica Dacic che ha assicurato: "A Belgrado non sarebbe successo", riferendosi agli incidenti di martedì sera a Genova.
"Mi sembra che proprio loro non possano dare lezioni- spiega Maroni intervista- to sul sito internet della Gazzetta dello Sport -. I serbi avrebbero potuto fare una cosa semplicissima con gli ultrà: vietare loro di uscire dalla Serbia".