E' forse il periodo più duro della sua carriera, anche se ne ha passati parecchi nell'occhio del ciclone e della critica. Ma in questo momento Francesco Totti sembra, anche per qualcuno tra i tifosi della Roma, il maggior colpevole - dopo il tecnico Claudio Ranieri - del periodo nero della squadra. E allora, proprio in una fase così delicata e difficile, il capitano giallorosso risponde con i fatti. E con i premi.
Il n. 10, infatti, ha vinto ieri sera il Golden Foot 2010, importante riconoscimento internazionale 'popolare' - è assegnato via web dai tifosi di tutto il mondo, che scelgono tra una rosa di dieci candidati preselezionati da una giuria di giornalisti -, che gli servirà a livello morale, per lasciarsi alle spalle il momento no e ripartire. ''E' un premio che mi riempie di gioia, perché sono stato votato dai tifosi di ogni nazione'', risponde Totti dal suo sito Internet.
''I miei predecessori sono tutti dei veri fuoriclasse, come i grandi campioni con cui ero in nomination. Grazie a tutti quelli che mi hanno votato. Il calcio e' bello perché è fantasia e creativita', ed è per questo che lo amiamo così tanto'', aggiunge. Il riconoscimento arriva a 34 anni, età delicata per un calciatore, soprattutto se e' uno abituato ad essere il leader indiscusso e il fulcro della sua squadra. Per questo, e perche' il Golden Foot è un premio prestigioso, Totti ha provato una grande soddisfazione nell'apprendere di aver superato gente del calibro di Buffon, Eto'o, Beckham, Seedorf, Drogba, Puyol.
Dopo aver sperato per anni di conquistare il Pallone d'oro, mai raggiunto, e dopo aver vinto, a livello personale, la Scarpa d'oro nel 2007 per un coefficiente legato al numero di gol, ieri è arrivato un altro riconoscimento per il capitano della Roma, che interrompe il silenzio stampa imposto dalla presidente Rosella Sensi (proprio dopo una sua dichiarazione che non le era piaciuta), per sottolineare cosa gli dà fastidio di questo periodo. ''Le critiche per quello che faccio sul campo le posso accettare, ma non mi piace e mi amareggiano gli attacchi a livello personale. Ultimamente c'e' stato un accanimento'', ha detto in un'intervista concessa a Montecarlo, prima che venisse proclamato vincitore del Golden Foot.
Risponde cosi, il n. 10, a chi negli ultimi tempi - tra la stampa ma anche tra i tifosi della Roma - lo ha criticato attribuendogli la maggior parte di colpa (Ranieri a parte) per la crisi della squadra. Da cui proprio Totti è sicuro che il gruppo saprà uscire. ''Verremo fuori da questo momento'', dice con fermezza. E poi chiarisce la sua posizione sulle decisioni del tecnico di mandarlo in campo o meno, e soprattutto sulle numerose sostituzioni che ha subito: ''Ho parlato con il mister e sono a sua completa disposizione. Se sto bene vorrei giocare, ma se mi vorrà mandare in panchina lo accetterò''.
E il capitolo Nazionale? ''Se dovesse arrivare una chiamata ne parlerei con Prandelli". Le parole del ct, che ha ventilato l'ipotesi di una partita benefica con lui e Cassano, ''mi hanno fatto piacere. Non l'ho potuto conoscere bene nel suo periodo romanista, ma tutti coloro che l'hanno conosciuto mi hanno detto che è una grande persona", ha aggiunto, sempre a Sky, Totti, sottolineando che ''ora il rapporto con Cassano è ottimo". Intanto Francesco Totti si gode una serata di gloria, di quelle che ricordera' per sempre.
Ed ha anche già messo in conto che qualcuno di quelli che non ha mai convinto penserà che si tratta solo di un premio alla carriera. Intanto, mentre il capitano era nel Principato di Monaco, a Trigoria sono ripresi gli allenamenti. Ranieri non aveva ancora a disposizione i nazionali, anche se De Rossi ha lasciato il ritiro azzurro per un ematoma al polpaccio. Il giocatore è ottimista sulla possibilità di recuperare per l'anticipo di sabato con il Genoa, i medici un po' meno. Nel gruppo è rientrato Taddei; assenti invece Perrotta e Guillermo Burdisso.