di Luigi del Giudice
A Riva del Garda, alla 66.ma conferenza del traffico, organizzata dall’Aci, si tenta di delineare l’auto del futuro, che, come detto da Enrico Gelpi (nella foto accanto), presidente dell’Aci, “l’auto del futuro è già disponibile”.
“Servono facilitazioni per le famiglie – dice Gelpi -, perché l’automobile continuerà a essere sempre la protagonista della mobilità, nonostante le profezie su un futuro che la vuole superata. L’auto –prosegue - resta la scelta preferita: 800 milioni di veicoli circolanti nel mondo diventeranno 2 miliardi nel 2030. Soprattutto nei grandi centri, dove vive la metà della gente”.
La crisi, insomma, è l’occasione per ripensare il ruolo dell’auto rispetto alle diverse modalità di trasporto. “Più che sull’automobile di domani – sottolinea Gelpi- dovremmo interrogarci sui futuri sistemi di mobilità”. E’ un chiaro riferimento all’auto elettrica.
Mancano, però, secondo Gelpi, incentivi a sostegno delle famiglie. E non solo per l’elettrica. Incentivi che possano mettere le famiglie in grado di un acquisto, capacità che dal 1990 è diminuita. Tornando all’auto elettrica, che, oggi è pronta per andare su strada, senza considerare l’annoso problema delle batterie ancora troppo care, c’è da rilevare che mancano le infrastrutture. E Gelpi sottolinea che “occorre cominciare a capire che si può utilizzare tutti i giorni”.
Ma non ci sono le colonnine per la ricarica sulla strada e, cosa più importante a casa, su cui Gelpi concorda per un incentivo diretto alle colonnine da installare a casa, che è il luogo di maggiore utilità per risolvere uno dei tanti problemi che attanagliano ancora le vetture elettriche. Gelpi si sofferma anche sulla necessità di incentivi per un rinnovo del parco auto circolante, troppo obsoleto. Punta, insomma, a mettere su strada vetture più sicure oltre che più confortevoli. “L’Italia –dice- sconta tre criticità: l’anzianità del parco circolante, con un parco auto che ha il 37% delle vetture con più di dieci anni di età, con ripercussioni sulla sicurezza e sull’ambiente. L’arretratezza della rete infrastrutturale e un sistema di trasporto pubblico che non riesce a soddisfare la domanda di mobilità”. Ci sono, poi, alcuni aspetti, evidenziati nel rapporto “L’automobile del III° millennio”, realizzato dalla Fondazione Caracciolo per l’Aci, che Gelpi evidenzia.
In sintesi, il rapporto sostiene che c’è una nuova sensibilità degli italiani verso un uso più responsabile e sostenibile del proprio veicolo, sospinta anche dagli ultimi incentivi del governo, che ha prodotto un rinnovo del parco auto per il 90% dei casi di acquisto. Gli incentivi hanno determinato anche un impulso a ridurre le cilindrate con uno sguardo ai consumi e all’ambiente con alimentazioni differenti dalla benzina e dal gasolio. Ma anche qui –secondo il rapporto- ci sono carenze della rete distributiva del gpl, del metano e dei biocarburanti.
Gelpi aggiunge che “la diffusione di nuovi veicoli si può rilanciare solo con misure di contenimento delle spese d’acquisto e di gestione dell’auto. Cioè, con un necessario intervento sui costi e sui tributi, con una fiscalità ridotta e più equa. “Il bollo, in attesa che venga abolito, come da proposta che noi condividiamo, deve tornare a essere una tassa di circolazione e non più di proprietà, pagata in proporzione ai chilometri percorsi e in base alle emissioni di CO2”. A Gelpi, che sostiene nuovi incentivi per favorire quelle famiglie che non riescono a mettere in bilancio una nuova auto, chiediamo se non ritenga utile, in luogo di prezzi di listino “incentivati”, proporre una vera diminuzione dei prezzi dei listini delle auto. Insomma, le Case automobilistiche potrebbero abbassare i prezzi delle auto per favorire una ripresa delle vendite.
Le Case automobilistiche sono tutt’altro che sensibili a questo discorso, da noi avanzato a diversi costruttori. Il presidente dell’Aci fa capire che non tocca a lui decidere ma annuisce positivamente sulla domanda.
LE AUTOSCUOLE ACI PIU’ SICURE
Un importante accordo per realizzare scuole guida più sicure è stato siglato a Riva del Garda dal segretario generale dell’Aci, Ascanio Rozzera, e dal direttore centrale per le specialità della Polizia di Stato, Oscar Fiorioli. L’accordo, firmato a margine della Conferenza sul traffico dell’Aci, prevede la realizzazione di un nutrito numero di autoscuole che possano dare una formazione specifica sulla sicurezza. Anche per i particolari istruttori, formati da esperti della stradale, i cui agenti saranno presenti anche ai corsi delle autoscuole, proponendo particolari percorsi didattici. “La collaborazione con la Stradale –dice Gelpi- è un valore aggiunto alle iniziative dell’Aci. Mentre Fiorioli sottolinea che anche questa iniziativa “si pone nell’ottica di quella sicurezza che il dipartimento della polizia persegue per elevare la stessa sicurezza”. Le autoscuole, oggi 30, diventeranno presto 80 e tra due anni almeno 300 secondo le previsioni.
VIDEO - L'INTERVENTO DI GELPI
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