Sfida alla Cina


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Nobel per la pace a Liu

Dissidente, in carcere, non lo sa ancora liu_xiaobo_nobel_296

Il premio Nobel per la Pace 2010 è stato assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo.

Liu, attivista per la democrazia e la libertà di espressione, è in carcere dal dicembre scorso, condannato a 11 anni di detenzione per "sovversione".

Il riconoscimento gli è stato attribuito "per la sua lunga e non violenta lotta per i diritti umani fondamentali in Cina". Il comitato norvegese per il Nobel ha voluto così sottolineare lo "stretto legame" tra pace e diritti umani.

"E' un'oscenità contro i principi del premio". Pechino reagisce con durezza all'attribuzione del Nobel per la Pace al dissidente Liu Xiaobo. La decisione, si legge in una nota del portavoce del ministero degli Esteri cinese, danneggerà le relazioni bilaterali con la Norvegia.

"Liu Xiaobo è un criminale che è stato condannato per aver violato le leggi cinesi", sottolinea il comunicato.

Liu Xiaobo non sa di aver vinto il Premio Nobel per la Pace 2010. E' quanto fa sapere il comitato norvegese che conferisce il riconoscimento.

Il dissidente cinese è detenuto in un luogo segreto nella provincia nord-orientale di Liaoning, dove sta scontando una condanna a 11 anni per "sovversione dei poteri dello Stato".

La moglie Xia ha detto di essere "felicissima " del premio, ringrazia tutti coloro che sostengono Liu e fa sapere che la polizia intende accompagnarla dal marito, a cui sarà lei a dare la notizia.

Prima, immediata reazione cinese al conferimento del Nobel per la Pace al dissidente Liu Xiaobo: la polizia ha circondato la sua casa a Pechino, dove si è già radunata una folla di cronisti, fotografi e cameramen.

La notizia è stata diffusa sul sito di messaggi internet Twitter, che pubblica anche una foto dell'abitazione. Gli agenti, secondo la fonte, starebbero parlando con la moglie di Liu, Xia.

Interrotta in Cina la diretta Bbc sull'attribuzione del premio.