La scheda


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Le tappe della vicenda

42 giorni per la verità

Di Sarah Scazzi non si avevano piu' notizie dalle 14.30 del 26 agosto quando la ragazzina quindicenne di Avetrana (Taranto) era scomparsa mentre si recava a prendere la cugina Sabrina per andare al mare. A quell'ora l'ultima telefonata, proprio con Sabrina. Dalle 14.42 il cellulare di Sara e' rimasto definitivamente spento.

Ecco le tappe fondamentali di questi 42 giorni:
26 agosto: Sara scompare ad Avetrana intorno alle 14.30;
30 agosto: a quattro giorni dalla scomparsa si comincia a mobilitare anche un gruppo su Facebook;
31 agosto: gli investigatori cominciano ad avvalorare l'ipotesi di un rapimento; amici e conoscenti si mobilitano e affiggono manifesti;
2 settembre: l'appello del sindaco di Avetrana, "Chi sa qualcosa di Sarah parli";
6 settembre: si riapre l'ipotesi della scomparsa volontaria per alcune frasi di Sara tratte dal web e dal diario;
6 settembre: l'appello della mamma di Sara a Napolitano;
9 settembre: il capo dello Stato assicura massimo impegno nelle ricerche; ad Avetrana fiaccolata;
12 settembre: per Sara anche uno striscione in campo prima della partita di calcio Lecce-Fiorentina;
24 settembre: la famiglia di Sara richiede la consulenza dell'ex numero uno dei Ris Garofalo;
29 settembre: Michele Misseri, lo zio di Sara, riferisce di aver trovato il cellulare della ragazza in un campo;
30 settembre: la cugina Sabrina viene ascoltata a lungo dagli inquirenti;
1 ottobre: il procuratore di Taranto sul ritrovamento del cellulare: 'non credo a coincidenze quando sono troppe';
2 ottobre: da un sit in di compagni di classe spuntano storie di dissidi tra Sara e la cugina;
6 ottobre: interrogatorio fiume per Michele Misseri, la moglie Cosima Spagnolo, e la figlia maggiore, Valentina. L'uomo alla fine crolla e confessa: nelle campagne di Avetrana si trova il cadavere di Sara. E' nudo e in posizione fetale. Agghiacciante il racconto dello zio: 'L'ho strangolata con una cordicella mentre era di spalle e ho abusato di lei dopo che era gia' morta'