''Non si può cambiare una regola in corsa. Mi auguro che ci sia un ripensamento, anche se è difficile. Nel calcio italiano, ad ogni modo, non c'è carenza di talenti'': parola di Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio, che spera - come spiega a Radio Anch'io lo Sport - in un 'dietrofront' da parte del Consiglio Figc, che ha appena varato la norma per ridurre da 2 a 1 il numero dei nuovi extracomunitari tesserabili.
'Nell'ultima riunione - sottolinea - si è parlato in maniera generica di progetti futuri e si è voluto forzare con la norma che limita l'ingresso di extracomunitari. Non condividiamo la norma, soprattutto per il modo in cui è stata adottata. Si è agito a mercato aperto, senza un percorso di avvicinamento e con il rischio di penalizzare i club di Serie A''.
''L'unico risultato che si otterrà - prosegue - è perdere l'opportunità' di avere qualche campione in più che, vicino ai giovani, aiuterebbe la crescita dei talenti. La concorrenza e il confronto con qualcuno più bravo, a mio avviso, aiuta. La chiusura, invece, no''.
"Noi siamo assolutamente interessati ad un rapporto positivo con la federazione, ma le regole di confronto devono essere chiare. Sull'argomento, i club hanno esperienza e competenza. Decidere un provvedimento del genere - aggiunge -, dopo un paio d'ore di discussione, non porta ad una collaborazione''.
Il 13 luglio - annuncia - dovrebbe svolgersi un'assemblea dei club di Serie A in cui verranno discusse ''le determinazioni necessarie''.