I film del week end


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Affetti & dispetti

di Sandro Calice


AFFETTI & DISPETTI

di Sebastián Silva. Messico, Cile 2009 (Bolero Film)
Catalina Saavedra, Claudia Celedon, Alejandro Goic, Andrea García-Huidobro, Mariana Loyola, Agustin Silva, Delfina Guzmán.

Anche il migliore dei lavori può spegnerti la vita, e di devozione ci si può anche ammalare. Ce lo racconta Sebastian Silva, illustratore, regista e musicista cileno, nel suo secondo film “La nana” (che in cileno vuol dire “tata”) tradotto in modo abbastanza maldestro con “Affetti & dispetti”.

Raquel (Saavedra) lavora come cameriera in casa dei Valdés, famiglia benestante con quattro figli. Ci lavora da 23 anni, ha cresciuto i bambini, che sente un po’ come suoi figli ricambiata solo da uno di loro, è scorbutica, introversa, maniacale, si comporta come se senza di lei tutto potesse andare in malora. Non può durare. Poco dopo il suo quarantunesimo compleanno, Rachel sprofonda in un’esaurimento nervoso e in una stanchezza fisica da cui non riesce più a tornare indietro. La signora Valdés decide allora di affiancarle qualcuno che le dia una mano, ma il rimedio è peggio della malattia. Rachel vede la “sua” casa invasa e le “nemiche” vanno combattute in tutti i modi, senza pietà, e tutte prima o poi si arrendono. Poi un giorno arriva Lucy, solare, generosa, sincera. La rivale più pericolosa, quella che cambierà tutto.

“Affetti & dispetti” ha vinto i premi per la migliore attrice al Torino film festival e al Sundance film festival, dove ha vinto anche come miglior film straniero. Il regista l’ha girato in digitale mettendoci un po’ della sua storia e molto di personale (sua la casa delle riprese e uno dei figli dei Valdés è suo fratello minore). Lo splendido volto di pietra della protagonista, unito a una scelta cromatica efficace, rende il racconto una commedia nera, ma senza troppe angosce e drammi. Volendo possiamo leggerci una riflessione sull’alienazione provocata dal lavoro e sulle abitudini quotidiane che avviluppano la mente in una prigione da cui apparentemente è impossibile evadere. Volendo. Un film gradevole, certo non quel capolavoro di cui qualcuno parla.