Sono ''prive di fondamento'' le accuse fatte ai ricercatori per non aver promulgato lo stato di allarme prima del terremoto dell'Aquila in quanto, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, e' impossibile prevedere i terremoti: e' il messaggio della lettera aperta al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, scritta da un gruppo di dirigenti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La lettera si riferisce agli avvisi di garanzia per omicidio colposo al Direttore del Centro nazionale terremoti, ai componenti della Commissione grandi rischi e a dirigenti della Protezione Civile.
''Le accuse fatte agli scienziati - si legge nella lettera - sono completamente prive di fondamento. Anni di ricerca in tutto il mondo hanno mostrato che al momento non esiste alcuna metodologia scientifica per effettuare affidabili predizioni di terremoti a breve termine per le autorita' di Protezione civile al fine di intraprendere rapidamente misure di emergenza''. Da molto tempo, prosegue la lettera, la comunita' scientifica internazionale ha riconosciuto che il modo migliore per proteggere la popolazione da terremoti catastrofici e' la ''mitigazione del rischio'', con ''misure appropriate di sicurezza affinche' gli edifici non crollino'', basate sulla consultazione della mappa della pericolosita' sismica, completata nel 2004, considerata una delle migliori in Europa e stata adottata come base per la redazione delle Norme Tecniche per le costruzioni.
''Istruzione, consapevolezza, preparazione e rafforzamenti preventivi degli edifici sono al momento gli unici strumenti per mitigare l'impatto dei futuri terremoti catastrofici che ineluttabilmente si verificheranno in Italia'', rilevano gli autori della lettera. ''La comunita' scientifica coinvolta nella scienza dei terremoti - conclude la lettera aperta - sollecita il governo italiano, le autorita' locali e tutti coloro che hanno la responsabilita' di decidere ad essere pro-attivi nello stabilire e portare avanti programmi a carattere locale e nazionale a supporto della preparazione e mitigazione del rischio sismico piuttosto che perseguire scienziati per non aver fatto qualcosa che non possono ancora fare: predire i terremoti''