SudAfrica 2010


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Abete: non lascio e non rinnego Lippi

Cannavaro: 'Peggio della Corea 1966' cannavaro_deluso_296

Giancarlo Abete non rinnega la scelta Lippi, ha ‘la coscienza a posto’. Il giorno dopo il fallimento degli azzurri ai Mondiali sudafricani il numero 1 del calcio italiano si presenta in conferenza stampa a ‘Casa Azzurri’. La delusione è evidente, sa benissimo che adesso le critiche saranno feroci e che coinvolgeranno tutti, a partire da lui.

L'argomento dimissioni è stato più volte toccato durante la lunga conferenza del massimo esponente della Figc, lui ha affrontato il tema senza nascondersi. ‘Io - ha dichiarato Abete - ho tutta la volontà di svolgere la mia attività nel modo più funzionale agli interessi del nostro calcio. Non sono legato alla logica della poltrona, non l'ho mai fatto e credo che lo dica la mia ventennale carriera da dirigente sportivo. Ma se le mie dimissioni sono legate alla scelta di aver richiamato Lippi il problema non si pone. Ho il dovere di condividere tutte le riflessioni all'interno del consiglio federale che faremo il 2 luglio. Ma in primis rispondo alla mia coscienza, che è il mio punto di riferimento’.

Lapidario il pensiero del capitano della Nazionale, Fabio Cannavaro. E' stata peggiore la sconfitta contro la Slovacchia che quella del '66 contro la Corea del Nord. Ne è convinto il capitano, dopo l'eliminazione degli azzurri dal Mondiale.

‘E' stata una delle serate più brutte, nessuno si sarebbe aspettato un mondiale così e che l'Italia finisse ultima nel girone, sapevamo che vincere il mondiale sarebbe stato molto difficile, ma la speranza era di andare avanti. Questa è una sconfitta peggiore di quella contro la Corea’.

‘Non mi vergogno – ammette il capitano - di dire che ieri ho pianto, dopo 14 anni di azzurro. Ma nulla potrà mai cancellare quello che abbiamo fatto nel 2006, perché se la maglia azzurra è più pesante è solo perché la quarta stella ce l'abbiamo messa noi’.

Adesso però ‘dobbiamo voltare pagina tutti – conclude Cannavaro - perché se restiamo a questo punto ci mettiamo altri 26 anni a vincere un mondiale, e l'Italia non può permetterselo’.

PRANDELLI, PRESENTAZIONE 1° LUGLIO

Cesare Prandelli, nuovo commissario tecnico della nazionale italiana, sarà presentato il prossimo 1 luglio. Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete e l'allenatore si sono sentiti al telefono, e hanno fissato la data della presentazione. ''Prandelli preoccupato? E' un uomo di calcio, conosce i giocatori e il calcio italiano, sa benissimo qual è la situazione'', ha detto Abete, che ha anche annunciato che il 2 luglio convocherà un consiglio federale per affrontare la crisi dopo l'eliminazione degli azzurri dal Mondiale.

USCITA ITALIA COSTA 140 MILIONI PER "MANCATO INDOTTO"

L'uscita dell'Italia dai Mondiali in SudAfrica 'costa' al sistema Paese quasi 140 milioni di Euro. Questa, infatti, è la cifra stimata se la nazionale degli azzurri fosse arrivata fino in finale, in termini di indotto tra pubblici esercizi e shopping sportivo. E' quanto emerge da una studio dell'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza-Brianza su dati Isnart, Ciset, Sky, Istat, Makno.

Il mancato guadagno è legato a quanto avrebbe speso chi avrebbe assistito dall'Italia alle partite sui maxischermo allestiti nelle diverse città (oltre 70 milioni di euro) e chi avrebbe visto le partite in bar, pizzerie e pub (circa 67 milioni di Euro). Indotto in calo anche per le oltre 27mila le imprese attive in Italia nell'economia sportiva, che spazia dalla fabbricazione e dal commercio di articoli sportivi fino alla gestione di impianti e palestre.

SNAI; BRASILE STACCA TUTTI, ORA PRIMO FAVORITO

Per la prima volta in questo Mondiale il Brasile è da solo in testa alla lavagna del vincente: i quotisti Snai hanno portato l'offerta dei verdeoro da 5,00 a 4,75, facendo di Dunga e soci la squadra da battere. Argentina e Spagna seguono a ruota (5,00 e 6,00), rimangono invariate le quote di Olanda (7,50), Inghilterra (10,00) e Germania (12,00), mentre più in fondo è da registrare il balzo in avanti del Giappone, che dopo l'eccellente prestazione di ieri sera passa da 300 a 100.

Le prime tre partite hanno portato alla ribalta l'Uruguay: primo nel gruppo A, due vittorie, un pareggio, quattro gol segnati e nessuno subito. Un ruolino di marcia decisamente di buon auspicio per l'ottavo di finale che i sudamericani giocheranno domani alle 16.00. Di fronte, una Corea del Sud che ha alternato un buon calcio a momenti di sbandamento e che sulla lavagna Snai parte nettamente indietro rispetto alla Celeste: l'impresa asiatica è bancata a 4,75.

UN MILIONE SUI SITI RAI PER KO ITALIA, E' RECORD

Record sul web per la disfatta dell'Italia ai Mondiali di calcio. Oltre un milione di utenti unici hanno seguito la gara di ieri con la Slovacchia in diretta sui siti della Rai. Lo comunica Rai Net, specificando che si tratta del miglior risultato di sempre nella storia dello streaming web in Italia. Il dato equivale a circa il quintuplo rispetto ai picchi precedenti, registrati nel corso delle Olimpiadi di Pechino (il 22 agosto del 2008) e in occasione di altri eventi. La punta di traffico è stata raggiunta nel secondo tempo, con 1,4 milioni di pagine viste e 500 mila utenti unici connessi in contemporanea.

A favorire il risultato, probabilmente, la programmazione del match nel pomeriggio di un giorno lavorativo. Per quanto riguarda le altre gare, la diretta della partita inaugurale, Sudafrica-Messico, è stata seguita sul computer da circa 500 mila utenti unici. Al secondo posto l'esordio serale degli azzurri contro il Paraguay, con 310 mila utenti unici. La partita Italia-Nuova Zelanda, giocata il pomeriggio ma di domenica, è stata seguita da 282 mila utenti unici.

I PIU' SCATENATI CONTRO DI NOI? GLI SPAGNOLI

Legnate a non finire dalla Spagna alla nazionale di Marcello Lippi, umiliata ed eliminata ieri dalla Slovacchia al primo turno dei mondiali. I titoli dei giornali di Madrid e Barcellona sono senza pietà per 'l'Italietta' vista in Sudafrica: ''Arrivederci volgare Italia'' scrive As, ''L'Italia esce dal Mondiale con una vergognosa sconfitta'' titola El Periodico, e Publico dice che ''L'Italia piange dalla vergogna''. La Razon sentenzia che ''L'Italia non e' piu' l'Italia'', El Pais e El Mundo rilevano che gli azzurri hanno ''toccato il fondo'', Marca scrive ''Lippi, colpevole'', Abc afferma che ''L'Italia ha trovato la pallottola della sue roulette russa'' e Sport parla di una ''brutta immagine'' del calcio italiano. Durissimi i commenti dei giornali spagnoli dopo il disastro degli uomini di Lippi. L'Italia, scrive Abc, ''non sa più giocare al calcio, e non le interessa'': ''prima aveva gente come Pirlo, Del Piero, Baggio, ora non li ha più o non li tira fuori''.

''Il 24 giugno 2010 sara' ricordato in Italia come uno dei giorni più umilianti per il calcio azzurro'', scrive El Periodico: ''un miserabile pareggio bastava per passare agli ottavi, ma l'Italia è finita ultima di un gruppo facilissimo''. E' stato, conclude il quotidiano, ''un disastro maiuscolo'' per l'Italia.

Per El Mundo la squadra azzurra è stata ''senza anima e senza logica''. ''La verità, scrive il quotidiano di Madrid, è che l'Italia di ieri non ha alcuna difesa possibile: una squadra dominata dalla paura, incapace di esprimere idee e un calcio degno''. ''La vergogna del fallimento cresce davanti alla mediocrità del gruppo: davanti a Slovacchia e Nuova Zelanda gli azzurri hanno fatto acqua da tutte le parti, forse confusi dai continui cambi di modulo di Lippi''.

Per Publico l'Italia ''se ne va perché non ha avuto il portiere, ne' la difesa, ne' il centrocampo, ne' il goleador di sempre'', è stata senza ''un Totti, un Baggio, un Del Piero o un Paolo Rossi''. ''Il campione è caduto'', ma era ''una squadra appannata''.

La Vanguardia punta il dito contro Lippi: ''il messaggio che Italia era senza magia lo aveva dato lui''. Contro la Slovacchia, scrive il quotidiano di Barcellona, ''l'Italia ha buttato nella spazzatura il primo tempo. Ha scelto di fare la siesta nei primi 45 minuti. E quando ha cercato di reagire, era troppo tardi''.