Migliorano le previsioni di crescita economica dell'Italia, ma la situazione vista dai registratori di cassa dei supermercati e dai carrelli della spesa sembra ancora critica. Calano ancora i consumi (-0,5% anno, 0,3% mese) e calano soprattutto i consumi alimentari, ''ultima spiaggia del risparmio''. E' quanto risulta dai dati sulle vendite al dettaglio diffusi oggi dall'Istat che segnala in aprile un calo dei prodotti alimentari del 2% rispetto all'aprile 2009 e dello 0,7% rispetto a marzo.
Sul dato degli alimentari, spiega l'Istat, peserebbe l'effetto della spesa pasquale, che quest'anno si e' distribuita sia su marzo sia su aprile (mentre nel 2009 si concentro' solo su aprile). Ma per le organizzazioni del commercio e quelle dell'agricoltura la lettura e' piu' complessa. Secondo l'ufficio studi di Confcommercio i dati di aprile potrebbero aver risentito, in generale, di alcune difficoltà nella programmazione degli acquisti derivanti sia dal venir meno degli incentivi per le autovetture, sia dalla mancanza di una piena operativita' dei nuovi provvedimenti d'incentivazione per il 2010. E in generale confermano il clima di incertezza e il calo dell'indice di fiducia dei consumatori.
Per Confesercenti appare gia' ''evaporata la 'ripresina' delle vendite registrata a marzo'' e giudica ''un brutto segnale'' che anche ''l'ultima spiaggia dei risparmi, l'alimentare'' cominci ad essere erosa. La crisi economica - afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori - non solo ha ridotto le vendite alimentari, ma ha anche contribuito a modificare le abitudini a tavola degli italiani. Si magia meno pasta (-2,4%), meno carne (-2,3%), meno vino (-2,2%) e meno pane (-4%) visto che nelle grandi citta' sta diventando un bene di lusso e in alcuni casi costa piu' delle brioches. Il consumatore appare ancora molto cauto. Fa sempre più ricorso alle promozioni e agli acquisti effettuati presso i canali più convenienti, come gli hard-discount dove l'acquisto degli alimentari - afferma la Cia - e' aumentato dell'8%. Al contrario, rivela l'Istat, diminuiscono le vendite nella grande distribuzione, che a confronto con il mese di aprile 2009 ha segnato una flessione delle vendite pari all'1,7% (-2,8% per gli alimentari), piu' marcato il calo degli ipermercati (-3,2%), mentre nelle imprese operanti su piccole superfici si e' registrato un incremento dello 0,3%.