Afghanistan, cambio al comando


Stampa

Obama silura McCrystal, torna Petraeus

Il presidente Usa accetta le dimissioni del comandante delle forze americane in Afghanistan dopo un colloquio di mezz'ora sulle dichiarazioni rilasciate dal militare alla rivista Rolling Stones f

Il presidente americano Barack Obama ha annunciato di aver accettato le dimissioni del comandante delle forze americane in Afghanistan, generale Stanley McCrystal e di averlo sostituito con l'attuale comandante del Comando centrale, generale David Petraeus. McChrystal è il secondo generale rimosso da Obama in Afghanistan da quando è alla Casa Bianca: l’anno scorso aveva sollevato dall’incarico David McKiernan giudicato troppo prudente e troppo poco creativo per vincere la guerra.

Obama ha detto di aver preso questa decisone con "rincrescimento", ma che era "la cosa giusta " da fare per la missione in Afghanistan. Il capo della Casa Bianca, il volto teso, ha parlato accanto al vice presidente Joe Biden, sottolineando che gli americano devono essere "grati" a McChrystal per i servizi resi al paese, ma che "la guerra e' piu' grande delle persone". I commenti resi da McChrystal al magazine Rolling stones, ha detto il presidente, non rientravano "nello standard" per un militare.

Obama: cambiano le persone, non la politica
Il cambiamento alla guida delle forze americane in Afghanistan non comporta un cambiamento di politica sul campo. "Questo e' un cambiamento di personale non di politica", ha affermato il presidente americano Barack Obama nell'annunciare la sostituzione del generale Stanley McChrystal con il generale David Petraeus.

Obama ha poi esortato il Senato a confermare rapidamente la nomina di Petraeus."E' mio dovere assicurare che nessuna distrazione complichi una missione vitale ", ha proseguito Obama, che prevede "l'adesione a uno stretto codice di condotta". Benvenga il dibattito, ha sottolineato il presidente Usa, "ma non tollero divisioni".


Petraeus, attualmente comandante del CentCom, il comando centrale di Tampa in Florida responsabile per Iraq e Afghanistan, è il "padre" della strategia cosiddetta del "surge" (rinforzi) che aveva dato ottimi risultati in Iraq, alla fine della presidenza di George W. Bush. McChrystal aveva deciso, ma ottenendo risultati meno convincenti, una strategia analoga in Afghanistan.