Ambiente


Stampa

Google a caccia di energie rinnovabili

Nel mirino anche l'Italia. Obiettivo: avere un mondo più pulito e risparmiare sulle spese dei Data Center energia_solare2_296

Continua la caccia di Google alle energie rinnovabili. E non è escluso che future partnership o acquisizioni nel settore possano interessare anche l'Italia. Parola di Stefano Maruzzi, country manager di Google Italia. "Stiamo scandagliando la situazione a livello globale e stiamo facendo diversi investimenti per le energie rinnovabili", conferma.

L'ultimo colpo in Nord Dakota: Google a inizio marzo ha annunciato la sua partecipazione con 38,8 milioni di dollari al finanziamento di due parchi eolici sviluppati da NextEra Energy Resources, che in totale producono 169,5 megawatt di potenza, abbastanza per alimentare più di 55 mila case. E la ricerca di aziende che operano nel settore dell'energia pulita a basso costo non si ferma. Anche il Belpaese è un potenziale mercato, assicura Maruzzi. "Potrebbe succedere che Google scelga l'Italia per investimenti di questa natura. C'è tanto sole qui e il Paese si presta alla realizzazione di iniziative sul fronte delle energie rinnovabili". Nessun obiettivo preciso ancora, ma la caccia a player interessanti è aperta.

La svolta verde di Google si lega alla 'fame' di energia elettrica della società che possiede molti data center e deve sopportare costi energetici altissimi. A questo aspetto si affianca un discorso di corporate social responsability. Seguendo questo filone, Google ha 'lastricato' il campus di MountainView in California - dove si trova il quartier generale della società - di pannelli solari e sta indirizzando diversi investimenti sulla ricerca nel settore e su partnership e acquisizioni di start-up innovative in campo energetico con la costola filantropica dell'azienda, Google.org.