Pomodori cinesi


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Sbarchi quasi triplicati: è invasione

Allarme di Coldiretti: arrivano mille fusti da 200 Kg al giorno pomodori_casse_296

Il pomodoro cinese invade l'Europa: è l'allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini. Gli sbarchi hanno registrato un balzo del 174% nel trimestre dicembre-febbraio 2010 rispetto al precedente periodo del 2009, anno in cui in Italia sono arrivati 82 milioni di kg di concentrato da spacciare come ‘Made in Italy’.

I marchi italiani vengono clonati di tutto punto, con confezioni identiche alle originali vendute in scatole con la scritta '100% prodotto italiano'. Profondamente diverso invece è il contenuto, per il quale le analisi parlano chiaro: di pomodoro vero ce n'è ben poco, la maggior parte del prodotto è costituito da scarti vegetali, quali bucce e semi di diversi ortaggi e frutti.

Dalle navi sbarcano fusti di oltre 200 kg di peso, circa mille ogni giorno, con concentrato da rilavorare e confezionare come italiano. Questo perché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento e non quello di coltivazione.

Danni per i consumatori e i produttori, su cui pesano gli effetti di una concorrenza sleale con ingenti danni economici; basti pensare che nel settore del pomodoro da industria sono impegnati 8 mila imprenditori agricoli e 178 industrie di trasformazione.