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Confcommercio: si ferma la ripresa

Ad aprile flessione dell'1,7% e

Tornano a calare i consumi. L'Indicatore di Confcommercio (Icc) segnala ad aprile 2010 una diminuzione dell'1,6% in termini tendenziali interrompendo un periodo, che durava dall'ultimo trimestre del 2009, di graduale recupero dei livelli di consumo delle famiglie. La battuta d'arresto registrata dalla domanda nel mese di aprile si legge in modo piu' evidente guardando al dato destagionalizzato che mostra una riduzione dell'1,7% rispetto a marzo, dopo un bimestre di graduale miglioramento.

Il dato dell'ultimo mese, si legge in una nota, e' stato largamente influenzato dalla dinamica della domanda di autovetture, come segnala il ripiegamento piu' sensibile, negli ultimi tre mesi, dell'aggregato totale rispetto a quanto registrato da quello computato al netto della domanda di autovetture. La presenza di un clima meno favorevole sul versante dei consumi sembra confermato dalla flessione registrata a maggio dal clima di fiducia delle famiglie, dopo il modesto recupero di aprile.

Piu' articolata appare la situazione sul versante del sentiment delle imprese. A maggio a fronte di un ulteriore miglioramento del clima di fiducia degli operatori delle aziende manifatturiere, gli imprenditori del commercio e dei servizi segnalano un peggioramento. La presenza di aspettative piu' favorevoli sul versante delle imprese manifatturiere sembra derivare dal progressivo miglioramento registrato dalla produzione.

Secondo l'Icc le aspettative piu' favorevoli sul versante delle imprese manifatturiere sono confermate dai risultati dell'indagine rapida di Confindustria, secondo la quale nel mese di maggio la produzione e' aumentata del 2,4% rispetto ad aprile. Una tendenza che, stando agli ordinativi (+0,3% congiunturale) e al netto ridimensionamento registrato dalle scorte dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi. La riduzione registrata ad aprile dall'Icc riflette una riduzione dei volumi acquistati dalle famiglie per i beni (-2,2% che segue il +4,4% di marzo) e un moderato aumento della domanda di servizi (+0,4%).

I prezzi dei beni e servizi che compongono l'Icc hanno evidenziato, ad aprile 2010, una tendenza lievemente meno espansiva rispetto a quanto registrato a marzo (+0,9% a fronte dell'1,2% del mese precedente). Il dato riflette il ridimensionamento dei tassi di crescita dei prezzi dei beni, nonostante la progressiva tendenza all'aumento registrata dai carburanti. La domanda per beni e servizi ricreativi ha mostrato, rispetto ad aprile del 2009, un aumento dell'1,8%.

La domanda per i servizi di ristorazione e d'alloggio ha evidenziato, ad aprile, una flessione dell'1,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Sul dato hanno probabilmente influito anche le difficolta' dei trasporti aerei che hanno limitato l'afflusso di turisti provenienti dall'estero. Dopo un periodo di decisa espansione della domanda, i consumi per beni e servizi per la mobilita' hanno registrato, ad aprile 2010, una decisa battuta d'arresto con una diminuzione del 14,8% rispetto all'analogo mese dello scorso anno.

Il dato di aprile, secondo l'Icc, conferma la tendenza al miglioramento, in atto da alcuni mesi della domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per l'Ict domestico (+2,7% tendenziale). La domanda per beni e servizi per la cura della persona ha mostrato, ad aprile, una crescita dell'1,6% dei volumi acquistati dalle famiglie, rispetto all'analogo mese del 2009. Gli articoli di abbigliamento e calzature hanno evidenziato una riduzione dello 0,6% rispetto ad aprile del 2009, dopo un bimestre abbastanza favorevole.

La decisa crescita registrata nel mese di marzo, superiore alle prime indicazioni, potrebbe evidenziare con la pubblicazione da parte dell'Istat dei dati definitivi, una correzione al ribasso. Nel mese di aprile la domanda di beni e servizi per la casa ha mostrato una crescita dell'1,1%, legata in larga parte alla dinamica registrata dagli acquisti di elettrodomestici e TV. E' presumibile, con il dispiegarsi degli effetti degli incentivi, questo comparto possa evidenziare nei prossimi mesi un'ulteriore tendenza al miglioramento della domanda.

Infine, per quanto concerne i consumi delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per aprile segnala una diminuzione del 2,0% dei volumi acquistati, confermando come il deciso aumento registrato in marzo, +4,3%, derivasse da fattori occasionali e non da un'nversione di tendenza nei comportamenti delle famiglie.