Non più solo sigarette. Oggi i giovani si rifugiano anche nei farmaci: il 6% dei ragazzi che frequentano l'ultimo anno della scuola superiore consuma infatti medicinali ansiolitici di vario tipo. Di questi, ha iniziato a farlo prima dei 13 anni il 12,6%, mentre l'11%, addirittura, li assume quotidianamente.
E' quanto rivela un'indagine organizzata dal dipartimento di Fisiopatologia medica della università Sapienza di Roma e dalla Società italiana di andrologia e medicina della sessualità (Siams), svolta durante l'anno scolastico in occasione della campagna 'amico andrologo' nei licei e negli istituti tecnici di sei Regioni della penisola (Lazio, Veneto, Campania, Toscana, Marche, Puglia), presentata oggi a Roma nella sede del ministero della Salute.
Secondo i dati i maschi risultano oggi più attratti da ansiolitici e da sostanze stupefacenti che dal tabacco: ha fumato il 45% e fuma il 35% di loro (di questi il 75% quotidianamente, dichiarando 40 sigarette a settimana in media). La prima sigaretta l'ha accesa a 13 anni il 23% del campione, a 14 anni il 45% e a 15 il 68%.
Il 46%, invece, ha provato almeno una volta sostanze stupefacenti. Nel 45% dei casi si tratta di marijuana: il primo spinello i ragazzi lo hanno acceso a 15 anni e oggi il 5,5% del campione ne fuma ogni giorno, il 14,5% settimanalmente; segue il popper con il 13,5% (a 16 anni la prima volta); la cocaina l'8% (a 17 anni il primo consumo), gli allucinogeni il 5% (dai 17 anni in su); l'ecstasy il 4% (dai 16 anni); Lsd e acidi il 3,4% (dai 17 anni); anfetamine 3% (dai 17 anni); eroina lo 0,9% (a 17 anni la prima volta).
Il consumo di popper, cocaina, allucinogeni, ecstasy, lsd, acidi, anfetamine ed eroina è più occasionale, limitato a meno di una volta alla settimana. Il 23% ammette comunque di consumarle ancora. Confermata la 'passione' negativa per l'alcol: il 50% dei diciottenni assume in media sei bevande alcoliche al mese (birra, cocktail, mezza bottiglia di vino), concentrate nel week-end nei due terzi dei casi.