Si chiamano ''particella 19'' e ''particella 119'' i due micrometeoriti riemersi dai ghiacci dell'Antartide e che sembrano aprire nuovi scenari sull’origine della vita sulla Terra.
Le analisi, pubblicate su Science, dimostrano che i due frammenti sono veri e propri fossili del Sistema Solare primordiale. Li ha riportati alla luce il gruppo di ricerca francese coordinato da Jean Duprat, dell'Agenzia spaziale francese, Cnrs.
Entrambi i frammenti sono stati scoperti nelle vicinanze della base antartica italo-francese Concordia, portati alla luce grazie a carotaggi dai quali i ricercatori hanno estratto colonne di neve, successivamente sciolta e passata al setaccio con filtri estremamente fini.
Sebbene i due granuli siano ricchi di materiale organico, la loro analisi dimostra che non si sarebbero formati nella nube di polvere interstellare (finora considerata la ''culla'' della vita per eccellenza), ma nel disco primordiale dal quale è nato il Sistema solare. I materiali cristallini scoperto all'intero dei micrometeoriti indicano infatti che queste particelle si sono formate vicino al Sole e sono più recenti del previsto.
La scoperta contraddice perciò l'idea, da tempo consolidata, che tutta la materia organica che contiene deuterio in eccesso abbia un'origine interstellare. Si aprono quindi nuovi scenari sul primo arrivo di materiale organico sulla Terra, che potrebbe aver innescato la vita.