Attentato in India


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Esplosione sui binari, 71 morti

120 i feriti. La guerriglia maoista rivendica gli attacchi b

Sessantacinque morti e oltre 100 feriti: e' il bilancio delle vittime, secondo la televisione Times Now che cita fonti delle ferrovie indiane, di un attentato ferroviario avvenuto nello Stato indiano del West Bengala. L'esplosione ha coinvolto un treno passeggeri facendolo deragliare e scontrare con un convoglio merci che procedeva in direzione opposta. Fonti ufficiali delle ferrovie indiane considerano plausibile l'ipotesi del sabotaggio. L'incidente è avvenuto infatti in un'area notoriamente roccaforte dei ribelli maoisti.

I soccorritori sono impegnati in una corsa contro il tempo per cercare di salvare la vita alle persone rimaste ancora intrappolate tra le lamiere del treno passeggeri.

L'incidente ferroviario è considerato dal ministero dell'Interno a New Delhi come "un atto di sabotaggio", anche se "ancora non è chiaro se sia stato utilizzato esplosivo per danneggiare i binari" nel distretto di West Midnapore. In un comunicato, il ministro dell'Interno Palaniappam Chidambaram, ha aggiunto che ''sara' necessario attendere la conclusione delle perizie per una risposta formale sugli autori''. Anche se le autorita' governative non si sono ancora formalmente pronunciate sui possibili autori dell'attentato, tutte le tv e i media on line che da ore seguono la catastrofe, accusano senza mezzi termini la guerriglia maoista (conosciuta anche come naxalita), molto attiva in India orientale e centrale.

Dietro l'incidente ferroviario c'e' quasi certamente la mano della guerriglia maoista, molto forte nella zona. Lo ha sostenuto il capo del governo locale, Buddhadeb Bhattacharjee. Parlando ai giornalisti il responsabile, soprannominato anche il 'Buddha Rosso' per la sua appartenenza al Partito comunista indiano, ha detto che ''evidentemente sospettiamo la mano dei maoisti dietro il sabotaggio''.

Stessa ipotesi e' anche stata formulata dal capo della polizia del West Bengala, Bhupinder Singh, per il quale ''questo lavoro e' stato fatto dai maoisti''. Da tempo all'offensiva in una decina di Stati indiani dell'est e del centro i maoisti, conosciuti anche come naxaliti, utilizzano spesso i sabotaggi dei binari ferroviari come metodo di lotta. Ad aggravare il dramma del sabotaggio della notte scorsa nel distretto di West Midnapore vi e' stato il fatto che al momento del derragliamento del treno passeggeri, in senso contrario transitava un convoglio merci. Dall'urto, ha indicato la polizia, si e' avuto il maggior numero di vittime.

Due volantini del Comitato popolare contro le atrocità della polizia (Pcpa), movimento di ispirazione maoista, sono stati trovati oggi nelle vicinanze del disastro ferroviario che nello Stato indiano del West Bengala ha causato la morte di 65 persone ed il ferimento di altri 200. Lo riferiscono i media a New Delhi. In dichiarazioni all'agenzia di stampa indiana Pti, l'ispettore generale della polizia S. Karpurakayastha ha confermato che i due volantini del Pcpa "rappresentano una chiara rivendicazione del deragliamento del treno passeggeri".

Nel primo volantino del Pcpa si legge che "già in passato avevamo chiesto il ritiro delle forze di sicurezza congiunte dal Jangalmahal e la fine delle atrocità commesse dal CPI-M (partito comunista indiano-marxista al governo in West Bengala, ndr.), ma queste richieste non sono state accolte". Anche nell'altro volantino il Comitato insiste chiedendo "l'immediato ritiro" delle forze di sicurezza congiunte dall'area. Fondato nella seconda metà del 2008 da Chhatradhar Mahato, attualmente in carcere, il Pcpa gode del sostegno di decine di migliaia di persone, abitanti dei diseredati villaggi dei distretti di West Midnapore, Bankura e Purulia, nel West Bengala. Comunemente considerato dalle autorità indiane una emanazione del Partito comunista indiano maoista (o naxalita), il Pcpa sostiene di operare in modo totalmente indipendente.

Farnesina, al momento non risultano italiani
L'Unità di crisi della Farnesina esclude al momento, sulla base di una prima lista di passeggeri, la presenza di italiani a bordo dei treni coinvolti nell'attentato in India. Lo riferiscono fonti del ministero degli Esteri. L'Unità di crisi è in costante contatto con il Consolato italiano a Calcutta.