Fare il maestro sgola, voce a rischio per il 62%

Lo evidenzia uno studio sui problemi fonetici degli insegnanti maestra_296

Che fatica tenere buoni i bambini che spesso, soprattutto ora che l'anno scolastico volge al termine, sono incontenibili, vivaci e, qualche volta, indisciplinati: ed ecco che le corde vocali dei maestri sono messe sotto torchio. Oltre sei maestri su 10 (62,7%) di asilo e scuola elementare, infatti, hanno problemi di articolazione della voce.

E' quanto emerso da un'indagine condotta presso la Università di Malaga (Uma) e pubblicata sulla rivista Folia Phoniatrica et Logopaedica che dedica l'ultimo numero proprio ai problemi fonetici degli insegnanti. Secondo quanto riferito dalla coordinatrice del lavoro Rosa Bermudez de Alvear, sono stati esaminati 282 maestri e maestre di asilo ed elementari, di 51 scuole pubbliche della città pari al 13% di tutto il personale docente di Malaga in questo ambito. E' emerso che oltre il 62% dei maestri, maschi e femmine, soffrono di disturbi vocali e che lamentano tali disturbi con cadenza quotidiana o settimanale.

La voce, infatti, è il principale strumento di interazione con gli alunni, anche perché viene usata per periodi di tempo molto lunghi in ambienti peraltro molto rumorosi, spiega Bermudez. Inoltre gli insegnanti sono costretti di frequente ad adattare la loro voce e l'uso delle corde vocali alle dimensioni dell'aula e al numero di alunni, alle condizioni acustiche del luogo, al tipo di alunni (se più o meno piccoli e vivaci), infine alla qualità dell'aria e ai cambiamenti di umidità e temperatura dell'aula.

Un quadro che sicuramente può adattarsi anche ai maestri italiani, spiega Gaetano Paludetti, Direttore del Dipartimento per l'assistenza sanitaria di Scienze oftalmologiche e otorinolaringoiatriche del Policlinico Gemelli di Roma. ''I problemi più frequenti che si manifestano con un calo di voce - spiega Paludetti - sono i noduli vocali che sono come delle piccole callosità che si formano sulle corde vocali; sono legati a uno sforzo vocale mal gestito perché per stanchezza il maestro (o chi e' occupato in altre professioni in cui si sforza molto la voce) contrae i muscoli sbagliati per parlare''.

Poi si può anche verificare una disfonia (disturbo della fonazione, cioe' della voce) dovuta a rilassamento o riduzione del tono delle corde vocali che si assottigliano e indeboliscono, prosegue l'esperto. ''Il segnale premonitore e' un calo della voce che perduri per 10-15 giorni - spiega Paludetti. Il rimedio e' la rieducazione alla voce rinforzando le corde vocali (che non sono altro che muscoli) con esercizi di coordinazione tra fonazione e respirazione''.

Ma la cosa migliore, conclude, è prevenirli: l'ideale sarebbe servirsi di microfoni in aula per non essere costretti a urlare.