Rossi contro Lorenzo, o meglio, lo spagnolo contro l'italiano. Con il Gp di Francia alle spalle, guardando al prossimo appuntamento del Mugello, il più giovane tra i due rivali del team Yamaha arriva con una serenità maggiore all'appuntamento con il Gp d'Italia, complici proprio le due vittorie di fila.
Nove i punti di vantaggio su Valentino, pochi, ma sufficienti per pensare di poter concedere all'avversario qualcosa. Lorenzo qualche margine di errore se lo può concedere, mentre Rossi se dovesse fallire nella corsa di casa perderebbe ancora terreno sullo spagnolo.
La lotta intestina al team Yamaha ha alzato decisamente il livello della Motogp, almeno per i piloti delle case ufficiali. Stoner, Pedrosa e adesso anche Dovizioso devono fare un bel salto in avanti se vogliono arrivare a combattere ad armi pari con Lorenzo e Rossi. Ma non c'è solo questo.
Il 2010 si sta caratterizzando come la stagione che può bruciare uomini e mezzi. I due errori dell'australiano della Ducati in altrettante gare fanno lo allontanano dalla lotta per il mondiale. Ma mancano ancora 15 gare, ci sono ancora molti punti che gli avversari di Stoner possono perdere e che il pilota della Ducati può guadagnare. Certe voci fanno bene a chi lavora dietro le quinte per un mercato che si è aperto troppo presto, per dirlo con le parole di Valentino Rossi: ''Un po' come succede con la Formula 1''. Di questi movimenti di solito si parlava dopo la gara di Brno, in agosto, ma la situazione è cambiata.
Forse non in meglio, visto che le motogp sulla griglia di partenza sono sempre di meno. A Le Mans è bastato il forfait dello spagnolo della Suzuki, Alvaro Bautista, per far schierare solo 16 piloti nella classe regina. Alla fine, con tre cadute sono state solo 13 quelle arrivate al traguardo, tutte in zona punti (che va dalla 15/a alla 1/a posizione).
Certo non è lo spettacolo che gli sportivi si aspettano, soprattutto quando a lottare per vincere sono solo due piloti. Ma il Mugello, storica tappa nel mondo delle moto, può svegliare gli animi dei piloti. Il 6 giugno le colline toscane che ospitano il circuito di proprietà Ferrari, aspettano le positive prestazioni non solo di Rossi, ma anche di Andrea Dovizioso, finalmente a suo agio sulla Honda ufficiale e di Marco Simoncelli, che può dimostrare quanto il fattore campo conti, anche se lo si affronta in una nuova classe.
Poi ci saranno Marco Melandri e Loris Capirossi, che aspettano ancora di poter dimostrare il loro valore in questa ingorda stagione della Motogp.
Al Gp d'Italia sono attesi anche gli italiani della Moto2. In particolare Simone Corsi, sul podio a Le Mans, e Andrea Iannone (quarto in Francia). Il romano ha già un successo all'attivo sulla pista toscana, vinse nel 2008 quando correva nella 125, Iannone, invece, ha sempre fatto delle belle gare al Mugello, sempre nella ottavo di litro. Nella 125 il made in Italy non va più di moda. Tre gli italiani impegnati a Le Mans, tutti fuori dalla gara per vari e diversi problemi.