Dopo 45 anni, l'Inter riconquista l'Europa battendo a Madrid nella finale di Champions League 2-0 il Bayern Monaco. I nerazzurri completano con il sigillo più prestigioso una stagione indimenticabile dopo il successo in Coppa Italia e lo scudetto.
Ancora una volta decisivo Diego Milito, autore di una doppietta memorabile: apre al 35' su assist del solito Snejider e si ripete al 70' con un'azione personale che ubriaca la difesa avversaria. Tutto questo in una serata difficile, raddoppio liberatorio nel momento del forcing bavarese. Al 16' brividi per un mani in area di Maicon, Webb non vede.
"Sono felicissimo - ha detto l'uomo partita Milito - abbiamo raggiunto questo traguardo battendo le squadre più forti. Il nostro presidente merita questa vittoria per tutti i sacrifici fatti in questi anni. Nella mia carriera ho sempre dato il massimo ed essere arrivato a 30 anni a vincere questo trofeo è il massimo".
Moratti: "Una bellissima emozione"
"E' una bellissima emozione. Essere qui a 45 anni dall'ultima vittoria ha un bel sapore". Così Massimo Moratti subito dopo il triplice fischio dell'arbitro Webb che ha sancito il successo in Champions dell'Inter.
"La squadra sentiva la responsabilità - ha proseguito il presidente nerazzurro - e ha giocato una partita concentra- ta e all'altezza, come si deve in queste occasioni. Ora voglio abbracciarli tutti". Per l'Inter è anche tripletta, con scudetto e Coppa Italia: "Un fatto importante", conclude il presidente.
Mou in lacrime, poi saluta i tifosi
A fine partita si vede un Mourinho mai visto prima: esulta,ma non riesce a trattenere le lacrime, lacrime quasi sicuramente di addio alla panchina interista, direzione Real Madrid.
Il tecnico portoghese lascia sola la squadra a festeggiare, mentre lui, pallone in mano, bandiera portoghese in spalla, va sotto la curva nerazzurra a salutare i tifosi interisti in delirio. Mourinho abbraccia il capitano Javier Zanetti che gli dice "Sei un grande, sei un grande". Mentre il presidente Moratti alza la Coppa 45 anni dopo papà Angelo, Mou sceglie il profilo basso lasciando tutti la festa agli altri.
Mourinho, addio ad "alta percentuale"
"Fantastico. E' la tripletta, ma la Champions è veramente speciale. E' un sogno, non un'ossessione". Dopo le lacrime, la premiazione, il giro d'onore, Mourinho è posato nell'esprimere la sua felicità. E, alla fine, dà l'addio all'Inter "con una percentuale molto alta". "Qui ho vinto tutto. Sono uno dei tre allenatori che a vinto la Champions con due squadre diverse. Voglio essere il primo che la vince con tre".
Un pensiero ai tifosi: "Non ci sono parole per questo grande pubblico. Merita il successo". Come ha vissuto la vigilia? "Nel modo più controllato possibile. Questo volevo dalla squadra".
Tifosi in festa 'invadono' il centro
La festa in piazza Duomo a Milano è cominciata prima della finale di Madrid. Oltre 50mila tifosi in nerazzurro hanno trepidato davanti al maxischermo.Al 35' il primo boato, con lancio di fumogeni al gol di Milito. Identiche scene di giubilo al raddoppio del 'Principe'.
Alla conclusione dell'incontro occhi puntati sulle immagini che mostravano capitan Zanetti sollevare la Coppa con le grandi orecchie. Poi i tifosi hanno cominciato a dirigersi verso le vie del centro, improvvisando cortei. Sono stati subito raggiunti dalle auto di chi aveva seguito al partita a casa ed è sceso in strada a far festa.