SudAfrica 2010


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La partita da non perdere

Ai Mondiali contro il traffico di bambini c

Ogni anno, due milioni e settecentomila persone cadono nella rete della tratta di esseri umani. Otto volte su dieci sono minori, nella maggior parte dei casi destinati allo sfruttamento sessuale, o costretti all’accattonaggio e ad altri lavori pericolosi e degradanti. Dopo le armi e la droga, la tratta delle persone è il terzo mercato più lucrativo al mondo. E il Sudafrica ne è il principale crocevia del Continente.

Se c’è una sfida che i Mondali di calcio 2010 non possono permettersi di perdere, è la lotta contro lo sfruttamento dei bambini. In Sudafrica, due minori su tre sono poveri, uno su cinque è orfano, o non vive con i genitori, uccisi dall’Aids o costretti ad allontanarli , affidarli ad altri e persino a venderli per l’impossibilità di sfamarli. E negli ultimi mesi, il numero di minori non accompagnati che si presentano alle frontiere sudafricane da Zimbabwe e Mozambico è aumentato: l’arrivo di quasi tre milioni di spettatori per le partite è infatti una calamita potente per gli sfruttatori e le organizzazioni criminali.

Il rischio è che i Mondiali rappresentino un’opportunità in più per lo sfruttamento sessuale di minori, soprattutto tra i 14 e i 17 anni, ma anche più giovani. Il Sudafrica è già una meta ambita per il turismo sessuale: un’organizzazione locale, Molo Songololo, denunciava due anni fa la presenza di trentamila prostitute minorenni. Un’impennata degli abusi sessuali, con mezzo milione di stranieri “ricchi” in arrivo, è uno scenario che fa rabbrividire.

La campagna “Mondiali Sudafrica 2010: tutti in campo contro il traffico di bambini” vuole contrastare il tragico rischio che la festa non sia festa per tutti, ma accresca lo sfruttamento dei minori sudafricani e dei Paesi vicini, estremamente vulnerabili per povertà, emarginazione, privazione di una famiglia. Lanciata da Terre des Hommes, che da decenni lotta contro il traffico di minori ed Ecpat, l’organizzazione internazionale che contrasta il turismo sessuale a danno dei minori, è patrocinata dal Segretariato sociale Rai e dal Ministero del Turismo. Vuole sensibilizzare tutto il pubblico dei Mondali, e soprattutto chi andrà in Sudafrica per assistere al torneo, sulla necessità di vigilare e lottare contro gli abusi sui minori. Perché il grande appuntamento dei Mondiali non diventi un incubo per i più deboli.

Per informazioni: www.tuttincampoperibambini.it