Più di tutti l’industria. Poi il commercio. E’andata meglio per l’edilizia. Secondo i dati dell’Inps, nel 2009 la cassa integrazione guadagni in totale ha raggiunto 593,4 milioni di ore utilizzate dalle aziende, con un incremento di circa il 300% rispetto al 2008. Il 63% è stato richiesto per prestazioni ordinarie, il 24% per prestazioni straordinarie al netto della deroga ed il 13% per prestazioni straordinarie in deroga. Spesi per la sola Cig ordinaria 1583 milioni di euro.
A risentire della crisi, soprattutto, le nostre industrie: metà delle ore della cassa integrazione hanno riguardato questo settore e dal 2008 al 2009 si è registrato un incremento del 550%. Ha resistito il comparto delle costruzioni, dove il ricorso agli ammortizzatori è stato più contenuto. Geograficamente parlando, hanno avuto bisogno di sostegno soprattutto le regioni del Nord per le quali sono state erogate oltre 628 milioni di ore di Cig: il 68,8% del totale nazionale, tra le regioni il primato spetta alla Lombardia con 272 milioni di ore. Non tutte le aziende ricorrono alla cassa integrazione, per alcune la situazione è così grave da dover arrivare ai licenziamenti. Secondo l’Istat a marzo il nostro mercato del lavoro è tornato in dietro di 8 anni con la disoccupazione salita all'8,8%. Il numero delle persone in cerca di lavoro risulta pari a 2 milioni 194 mila unità, in crescita del 2,7% (+58 mila unità) su base mensile e del 12% (+236 mila unità) rispetto a marzo 2009.
Aumenta, in particolare, il numero di donne disoccupate: la componente femminile di persone in cerca di occupazione a marzo è infatti cresciuta del 4,8% su base mensile contro un incremento dello 0,9% per quella maschile. Ma i più penalizzati sono i giovani che faticano ad entrare nel mercato: da noi il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 27,7%. Tra i più alti d’Europa. E. Ta.