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Marea nera, l'80% del petrolio arriverà sulle coste

L'esperto: 'Il petrolio è inarrestabile'. La Casa Bianca, stop alle trivellazioni marea_nera_satellite_296

La marea nera nel Golfo del Messico ''è inarrestabile, sulle coste si riverserà l'80% di greggio''. Lo ha detto Ezio Amato già responsabile del servizio emergenze ambientali in mare dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), oggi in forza alle Nazioni Unite.

''L'80% di greggio si riverserà sulle coste, solo al massimo un 10-20% verrà recuperato dalla superficie'', ha detto Amato, il ricercatore che ha partecipato lo scorso autunno alle indagini sulla nave dei veleni a largo delle coste calabresi cosentine.

I disperdenti ''sono solo maquillage'' in questa situazione, e per le coste, ha detto Amato, ''non c'è più niente da fare'', mentre il problema più grande è sul fondo dove occorre assolutamente fermare la fuoriuscita del greggio. ''Si tratta di un'operazione di robotizzazione estremamente difficile a una profondità di 1.500 metri. Il petrolio - ha spiegato Amato - non esce da un pozzo come quello dell'acqua ma da minuscole porosità della roccia dalle quali il sistema di pompaggio con la pressione succhia il petrolio. Quindi i robot, filoguidati, con telecamere, sonar e due braccia manipolatrici che avvitano e svitano è come se dovessero rimettere un tappo a una bottiglia di champagne''.

Casa Bianca, stop a nuove trivellazioni
La Casa Bianca ha annunciato lo stop alle trivellazioni petrolifere in nuove aree fino a che non verrà verificata la causa che ha determinato la fuoriuscita di greggio nel Golfo del Messico. Il consigliere della Casa Bianca David Axelrod ha annunciato il cambio di rotta alla Abc: ''Non è stata autorizzata né sarà autorizzata nessuna nuova trivellazione finche' non scopriamo quel che è successo e se e' successo qualcosa di unico e di prevenibile', ha detto Axelrod a Good Morning America.