Primo Maggio


Stampa

Dopo la rivolta

A poche ore dagli scontri, gli africani sono tornati a Rosarno. Il bisogno di lavoro è stato più grande della paura. Ma la situazione è cambiata poco. Al via progetti per l’accoglienza g

Ma cosa è cambiato dopo l’allontanamento degli immigrati da Rosarno?
“Già il giorno dopo la cacciata , gli africani sono tornati a Rosarno. Il bisogno di lavoro era più grande di ogni preoccupazione ”, ci dice Giuseppe Pugliese, dell’Osservatorio Migranti Africalabria, una delle associazioni di volontariato attive sul territorio. “Dalla metà di gennaio a tutto marzo abbiamo registrato 450 presenze di africani neri. Si sono solo allontanati ancora di più dal centro abitato e sono in alloggi di fortuna in mezzo alla campagna. Per due mesi il territorio è stato completamente militarizzato. A di là di frasi di circostanza e di promesse per gli immigrati non è cambiato nulla., da parte delle istituzioni non ci sono stati interventi”.

Oggi il Comune di Rosarno è commissariato, quindi sotto la diretta giurisdizione del Ministero dell’Interno. Abbiamo chiesto al Capo della Commissione prefettizia, Domenico Bagnato, quali sono i progetti per il futuro.

Cosa avete predisposto sia oggi e soprattutto per la prossima stagione,per l’accoglienza dei lavoratori stagionali a Rosarno?
Avevamo già progettato alla fine del 2008 un Centro di aggregazione per gli extracomunitari, nel quale dare alloggio, creare dei corsi per formazione lavoro e uno sportello per l’avviamento al lavoro.

Per quante persone?
Circa 160-170. Il ministero dell’Interno ci ha dato un finanziamento, alla fine del 2009, di 2 milioni di euro, siamo nella fase di realizzazione del progetto. Abbiamo individuato le associazioni che devono partecipare a questo progetto. Stiamo aspettando dal Ministero, Dipartimento Immigrazione, che ci vengano dati in comodato d’uso dei prefabbricati dove alloggiare questi extracomunitari e partiremo.

Circa 160 posti. Non sono un po’ pochi rispetto ai 2500 stagionali che ogni anno si riversano su Rosarno?
La presenza degli immigrati è molto più massiccia nel periodo stagionale, ma è sparsa sul territorio di diversi comuni. Oltre a Rosarno, ci stanno Gioia Tauro, San Ferdinando e Rizziconi soprattutto. Lì c’è in corso, ma non so quando potrà avere effetto, un piano della Provincia, la creazione di villaggi, una sorta di albergo diffuso sul territorio, ma l’idea è ancora in fase progettuale. Il nostro progetto invece è in fase di realizzazione. Lo stanziamento è stato disposto a fine dicembre, prima dei fatti di Rosarno, e noi stiamo lavorando.

Un commento sugli arresti di oggi?
Non avevano dubbi sulla bontà delle indagine della Procura di Palmi e delle Forze di Polizia