Giornata Mondiale per sicurezza sul lavoro


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Muoiono 2,3 mln di persone per incidenti sul lavoro ogni anno

I dati dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro dell’Onu sicurezza_lavoro_296

Richiamare l'attenzione sull'importanza della prevenzione degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali. Con questo obiettivo, dal 2003, l'Ilo (Organizzazione Internazionale del Lavoro dell'Onu) celebra il 28 aprile la ''Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro'', una campagna internazionale per promuovere la salute, la sicurezza e il lavoro dignitoso.

Il direttore generale dell'Ilo e il direttore dell'Ufficio per l'Italia e San Marino sono intervenuti sulla giornata, fornendo dati e suggerendo le politiche adatte a risolvere l'annoso problema degli infortuni sul lavoro. ''E' giunto il momento di unire i nostri sforzi per far sì che il tema della salute e la sicurezza sul lavoro sia parte integrante delle strategie destinate a raggiungere uno sviluppo solido, sostenibile ed equilibrato - spiega in un messaggio pubblicato sul sito dell'Ilo il direttore generale, Juan Somavia - Ogni giorno, circa 6.300 persone muoiono a causa di incidenti sul lavoro o malattie professionali - oltre 2,3 milioni di morti ogni anno. Ognuno dei 337 milioni di incidenti che ogni anno accadono sul luogo di lavoro determinano assenze prolungate dal lavoro. Il costo umano di questa tragedia giornaliera e' incalcolabile''.

Tuttavia, prosegue Somavia, ''il costo economico in termini di assenza dal lavoro, cure mediche e indennità pagate rappresenta ogni anno, secondo le stime, il 4 percento del Pil mondiale. Questa cifra supera l'ammontare complessivo delle misure di stimolo introdotte per far fronte alla crisi economica del 2008-2009''.

In questa Giornata Mondiale, sottolinea il direttore generale, ''richiamiamo l'attenzione sui rischi emergenti e sui nuovi metodi di prevenzione in un mondo del lavoro in continua evoluzione''. Somavia evidenzia inoltre che ''un altro sviluppo inatteso e' l'incremento delle malattie psico-sociali legate allo stress e alla pressione del lavoro nell'economia globale'' per questo ''le strategie di prevenzione devono tener conto di tutto cio'. L'esperienza dimostra che la prevenzione funziona per tutti. Nel costruire e sostenere la ripresa, dobbiamo cogliere questa occasione per formulare strategie di lavoro dignitoso coerenti che abbiano come elemento fondamentale la salute e la sicurezza sul lavoro''.

In questo senso, conclude, ''sia le norme internazionali del lavoro che numerose raccolte di buone pratica sulla salute e sicurezza sul lavoro sono a disposizione per il raggiungimento di questo obiettivo. In occasione di questa Giornata Mondiale, confermiamo nuovamente l'impegno a lavorare insieme per tradurre il contenuto di questi strumenti in politiche giudiziose e buone pratiche che porteranno risultati positivi per tutti''.

Gli ha fatto eco Claudio Lenoci, direttore dell'Ufficio Ilo per l'Italia e San Marino, che in un intervento pubblicato sulla newsletter dell'Ilo Roma, dedicata proprio alla Giornata mondiale, sottolinea come ''ne' l'Ilo, né l'Unione Europea risulteranno sufficienti se ogni paese, da quello più industrializzato a quello meno sviluppato, non realizzerà una vera e propria 'politica della sicurezza'. Una politica che comporti autentiche strategie innovative e coraggiose al tempo stesso per realizzare l'impegno di una visione diversa per imprenditori e sindacati proiettata prima di tutto a conseguire la maturazione delle consapevolezze attraverso una formazione adeguata e finalizzata a prevenire i danni e le insidie alla salute dei lavoratori''.

La vera sfida allora dei prossimi anni, in Italia, conclude, ''si misurerà sopratutto sulla capacità delle parti sociali di costruire il 'modello organizzativo' invocato dalla legge 231 non in una concezione meramente difensiva tesa tutta a schivare gli aspetti sanzionatori ma a realizzare finalmente un salto culturale di politiche per un lavoro che non può essere dignitoso se non è fondamentalmente sicuro''.