Lotta al falso, il ruolo determinante della GdF

Monete per un valore di oltre 32 mln sequestrate nel 2009 monete_false_296

 

 

Le origini della Guardia di Finanza risalgono al 1774, allorché il Re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, costituì la "Legione Truppe Leggere" per il servizio di vigilanza finanziaria ai confini per contrastare il contrabbando, oltre che per la difesa militare delle frontiere.

Da allora, nel corso di oltre due secoli di storia, il ruolo del Corpo si è andato sempre più affinando, al passo con i radicali mutamenti intervenuti nel tessuto socio-economico italiano, passando dalle originarie funzioni di carattere prettamente doganali sino a diventare, oggi, una moderna forza di polizia economico-finanziaria.

La Guardia di Finanza è posta a salvaguardia del bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell’Unione Europea, a tutela del corretto  funzionamento dei mercati, a difesa dei consumatori e degli utenti, a contrasto dei traffici illeciti in genere, a garanzia della  “sicurezza economica” del Paese.

Le attività di prevenzione, ricerca e denuncia delle evasioni e delle violazioni finanziarie, nonché la vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico, sono svolte prevalentemente dai Reparti ordinari, distribuiti capillarmente sul territorio nazionale, mentre alcuni specifici comparti operativi sono affidati a Comandi Speciali (lotta alla criminalità organizzata, polizia valutaria, tutela dei mercati, repressione frodi comunitarie...).

Nell’ambito del ruolo di polizia economica, la Guardia di Finanza, per le sue peculiarità professionali ed investigative, riveste un ruolo fondamentale nella struttura di prevenzione e contrasto del fenomeno della falsificazione dei mezzi di pagamento.

Questa attività illecita è caratterizzata da proprie connotazioni economico-finanziarie e rientra, pertanto, in un settore operativo di diretto interesse istituzionale del Corpo, a cui sono attribuite competenze nella prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in materia di valute, titoli, valori e mezzi di pagamento nazionali, europei ed esteri, nonché movimentazioni finanziarie e di capitali.

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha istituito un Ufficio Centrale di analisi e monitoraggio della falsificazione monetaria e degli altri mezzi di pagamento (U.C.A.M.P), composto da personale del Ministero dell’Economia e delle Finanze nonché da militari della Guardia di Finanza, che assicura l’esame di tutti i dati tecnici e strategici concernenti la falsificazione dei mezzi di pagamento per la valutazione dell'impatto dell’attività criminale sul sistema economico e finanziario del Paese.

L’Ufficio, con l’introduzione dell’euro, garantisce anche il raccordo informativo, a livello europeo, con gli analoghi uffici istituiti in ogni Stato membro per l’analisi ed il contrasto del  fenomeno.

La costante azione di repressione della produzione ed utilizzo di false monete e banconote ha permesso al Corpo della Guardia di Finanza di sequestrare, nel 2009, “falsi” per un valore complessivo di oltre 32 milioni di euro, distintamente per:

 

-           monete da 2 euro                nr.4.328         € 8.656

-           banconote da 5 euro           nr.154            € 770

-           banconote da 10 euro         nr.325            € 3.250

-           banconote da 20 euro         nr.39.149       € 782.980

-           banconote da 50 euro         nr.171.772     € 8.588.600

-           banconote da 100 euro       nr.140.119     € 14.011.900

-           banconote da 200 euro       nr.2.237         € 447.400

-           banconote da 500 euro       nr.18.053       € 9.026.500

 

I risultati conseguiti confermano la centralità e l’importanza dell’azione della Guardia di Finanza a tutela del sistema economico complessivamente considerato ed a garanzia della sicurezza delle movimentazioni finanziarie.