Calcio giovanile


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Le 'strategie' di quattro big del settore

Pizzoli (Samp), Molon (Padova), Paletta (Cosenza), Bergamini (Futbol Club Roma)

di Massimo Halasz

Abbiamo sentito la “voce” di quattro società, in rappresentanza di serie A, B, Lega Pro e puro settore giovanile.

Alessandro Pizzoli, dopo una “gavetta” tra le minori dell’Atalanta e dell’Inter, è da due anni alla guida del settore giovanile della Sampdoria, senza alcun dubbio uno dei più floridi del panorama italiano (fiore all’occhiello “il grande slam”, scudetto e Coppa Italia, conquistato dalla Primavera nel 2008). “Noi siamo organizzati - spiega il giovane dirigente lombardo - come un club prof di alto livello. Per noi il risultato è la conseguenza del lavoro settimanale e l’obiettivo primario è la formazione del giocatore. La filosofia è quella di acquisire talenti che nella fasce Allievi e Primavera abbiano potenzialità per essere proiettati in prima squadra. Queste due categorie sono sotto la supervisione tecnica della prima squadra ed entrambe le componenti interfacciano con l’amministratore delegato Marotta. Dai Giovanissimi nazionali ai Pulcini le squadre sono prevalentemente formate da giocatori del territorio. A tal proposito abbiamo creato una struttura organizzativa di base con il preciso compito di migliorare e valorizzare i giocatori locali. Noi, a differenza magari di altre società del nostro livello, ci orientiamo su giocatori più grandi quando dobbiamo prenderli da fuori regione. In totale i tesserati sono circa 250 e, da quest’anno, organizziamo anche noi direttamente dei campus estivi. Il settore giovanile, in passato già abbastanza fertile, è esploso in quest’ultimo periodo. Un altro fattore importante è la continuità: se prima Bellucci e Chiesa, tanto per citare i primi due nomi che mi vengono in mente, rappresentavano dei casi quasi eccezionali, ora abbiamo una lunga lista di nomi in rampa di lancio: Poli, Marilungo, Koman, Suriano, Fiorillo, Rossini. Senza contare che molti altri ragazzi fanno parte delle varie nazionali. Da un punto di vista strettamente agonistico quest’anno abbiamo centrato la fase finale nelle tre categorie (Primavera, Allievi e Giovanissimi) e questo non può che spronarci a fare ancora meglio”.

Giorgio Molon è il responsabile del settore giovanile del Padova. Il club veneto è un autentica fucina di giovani: da Del Piero, a Sartor, per passare ai più recenti Gastaldello, Foggia, Rossettini, Volpato ed all’ultimo gioiello Businoro (nazionale under 16). Il Padova, nonostante in questi ultimi anni abbia vissuto con la prima squadra momenti non troppo esaltanti a dispetto del suo blasone e della sua tradizione, resta comunque una delle società più importanti a livello di settore giovanile, dove vanta anche un titolo italiano Giovanissimi nel 1975. “Abbiamo circa 350 ragazzi-spiega Molon-: circa 150 tesserati con la scuola calcio, gli altri invece nel settore agonistico, presente con dieci squadre nei vari campionati. Investiamo molto sul nostro territorio, tanti che negli ultimi anni abbiamo ridotto la foresteria. Riteniamo,infatti, che il supporto della famiglia sia fondamentale nell’età della pubertà. Per questo preferiamo avere pochi ragazzi esterni,perché riteniamo sia importante assisterli bene, non fare loro mancare nulla. Ogni ragazzo per noi è un progetto: facciamo le squadre non per vincere i campionati, ma per valorizzare i singoli che trovano il loro naturale sbocco in prima squadra,secondo quella che è la filosofia predominante della società”.

Damiano Paletta, dopo due anni di presidenza, dalla scorsa estate funge da responsabile del settore giovanile del Cosenza.”Noi ,come moltissime altre società del meridione, siamo fortemente penalizzati dalla mancanza di strutture-spiega- e questo, da sempre, è un fattore che di certo non aiuta. Così siamo costretti a svolgere allenamenti ed anche partite fuori dalla città e, magari, appoggiare la scuola calcio ad una società affiliata, nella fattispecie l’Azzurra Cosenza che vanta circa 400 ragazzi. Ci occupiamo del settore agonistico, ovvero Giovanissimi, Allievi e Berretti. Le prime due squadre giocano in una struttura privata della città, mentre i più grandi giocano a Sanfili. Questo bailamme,oltre che dispendioso dal punto di vista strettamente economico, non aiuta certamente la programmazione. Dal vivaio rossoblù sono usciti giocatori che hanno fatto la storia del calcio italiano come Fiore, Morrone e Miceli, senza dimenticare lo scudetto conquistato dalla Berretti nel lontano 1993. La nuova società, subentrata nel 2007 e che in tre anni è risalita dalla serie D alla Prima Divisione, crede molto nei giovani. E la testimonianza è il lancio dei vari Danti (ceduto al Siena) e Doninelli (al Genoa), elementi cresciuti e valorizzati in maglia rossoblù”.

Luca Bergamini, autentica icona del calcio a 5 (campione europeo e pluricampione italiano con la Roma, per 10 anni capitano della nazionale), è il numero uno del Futbol Club di Roma, sodalizio presieduto da Luca Marchegiani che in soli tre anni è diventato uno dei punti di riferimento giovanili a livello nazionale.”Il progetto nato con la scuola calcio-dice-si è poi allargato alle altre categorie. Si tratta di un progetto etico legato alla crescita sportiva del ragazzo prima come uomo poi come giocatore di calcio. Contiamo su oltre 1100 tesserati che sono seguiti da un nutrito e qualificatissimo staff tecnico (46 istruttori) e sanitario,dove abbiamo stilato un protocollo con la Sportinetik. E questa importante struttura, che è anche un punto di riferimento della Lottomatica Basket Roma, riveste per noi un ruolo fondamentale, in quanto ci consente di curare i ragazzi dal punto di vista della crescita non solo posturale, ma anche alimentare. In questi tre anni di vita abbiamo raggiunto importanti risultati dal punto di vista agonistico valorizzando una decina di ragazzi finiti nelle varie società professionistiche. I più noti Catania, passato alla Roma, e Giordano, il figliolo di Bruno,che è stato prelevato dalla Lazio. Senza considerare che abbiamo un rapporto particolare con il Barcellona, società con la quale organizziamo dei campus estivi in Italia”.