Calcio \ Serie A


Stampa

Alla Roma non riesce il controsorpasso. La Samp vince 2-1 all'Olimpico

L'Inter conserva i 2 punti sui giallorossi. Blucerchiati soli al quarto posto. La Juve sorride. Udinese quasi salva, Lazio ok, Livorno in B

di Gianluca Luceri

In piedi sui pedali, lo striscione del traguardo in fondo al viale, così vicino che quasi lo puoi toccare. Roma e Inter sembrano proprio due ciclisti che lottano spalla a spalla sull'ultimo rettilineo, e la grande volata-scudetto va avanti a forza di sorpassi e controsorpassi. Roba da cuori forti, questo sprint mozzafiato, per un finale di campionato di 'quasi dimenticata' intensità e bellezza.

Meno tre alla fine, ovvero 270 minuti. Un'inezia, ormai. Il sabato, da due week-end a questa parte, e complici gli impegni Champions, è santificato dalla squadra di Mourinho. Che gioca e vince per prima, rimette la testa avanti e lascia tutta la pressione sulle spalle della Roma. E ai giallorossi non solo non riesce il controsorpasso, come la settimana scorsa, ma vedono addirittura una coriacea Sampdoria espugnare l'Olimpico e chiudere così a 24 la serie di risultati utili consecutivi della squadra di Ranieri. Il 2-1 per i blucerchiati si materializza nella ripresa, dopo che Totti, servito da Vucinic, aveva incanalato la gara sul copione che tutti si attendevano. Il capitano si vede negare il raddoppio dal palo. Il secondo tempo si apre col pareggio di Pazzini, imbeccato da Cassano, e si chiude con la deviazione ravvicinata dello stesso centravanti doriano che gela l'Olimpico.

Pur con il caso-Balotelli sempre nell'aria, pur con un obbligato turn-over in vista del 'match dei match' al Camp Nou, i nerazzurri non fanno una piega davanti al cazzotto iniziale di Tiribocchi. Rischiano lo 0-2 ancora per opera del 'Tir', poi accendono gli special. Milito, Mariga e Chivu firmano rimonta e affondamento di un'Atalanta sempre disperatamente terz'ultima e che forse si era illusa un po' troppo presto. Per l'Inter invece, anche se sul momento non si poteva sapere, ma solo sperare, è la vittoria che vale il +2 sulla Roma.

Sei punti nelle ultime sette partite dicono che il Milan ha ufficialmente ammainato le vele. Nella trasferta al Barbera si è vista una squadra un po' in vacanza un po' alla deriva. Il Palermo ha fame di quarto posto, che vuol dire Champions, e scende in campo schiumando rabbia. Motivazioni troppo diverse sotto le maglie. I rossoneri crollano in fretta sotto i colpi della Miccoli-band (3-1). I rosanero sono incredibilmente superati al quarto posto dall'impresa della Sampdoria all'Olimpico. La squadra di Del Neri conserva due punti sul Palermo. Per il Milan quel terzo posto che sembrava 'aritmeticamente' intoccabile, potrebbe addirittura essere in pericolo se la caduta proseguisse negli ultimi tre turni di campionato. Ipotesi difficile, ma da non scartare se si mollano gli ormeggi.

La Juventus, grazie ad un rigore di Del Piero e la doppietta di Iaquinta, piega il Bari e tiene viva qualche 'speranziella' Champions. Ma la strada è complicata e le congiunture astrali che dovrebbero verificarsi a suo favore, non sono poche. Ma come si dice: finchè c'è vita c'è speranza.

Saluta invece la corsa al 4° posto il Napoli. Al San Paolo, contro un Cagliari 'tranquillo', i partenopei non vanno oltre lo 0-0, risultato che 'serve' per l'Europa League ma non per sognare altri traguardi. Bandiera bianca anche in casa Fiorentina: viola ormai lontani da tutto e senza più obiettivi nel mirino. Le coppe, il prossimo anno, gli uomini di Prandelli le vedranno in televisione. Applausi a scena aperta, invece, per il Chievo che passa al Franchi per 2-0 e dà un'altra pennellata d'autore alla sua già strepitosa stagione.

Capitolo salvezza. Malgrado i tre squilli rifilati all'Ardenza ad un Catania 'molle', il Livorno è matematicamente in serie B. I dieci punti che separano i labronici dal Bologna, quart'ultimo, non sono più colmabili. Pesantissimo, in questo senso, il successo dei felsinei (2-1) ai danni del Parma nel derby della 'via Emilia'. Sotto di un gol (Biabiany), l'uomo che scaccia i fantasmi è sempre lui, Marco Di Vaio: la doppietta dell'attaccante innesca una rimonta di straordinaria importanza. Domenica infatti c'è lo scontro diretto Atalanta-Bologna, che però con cinque lunghezze di distacco assume contorni meno terribili. Virtualmente in porto anche la Lazio. Il derby perso è un ricordo, il blitz di Marassi è una realtà. Il brasiliano Dias e soprattutto l'ex Floccari, l'uomo del rigore sbagliato con la Roma, consegnano a Reja (espulso) una vittoria fondamentale. Ai biancocelesti, a 40 punti insieme al Catania, manca adesso pochissimo perché questa stagione resti solo un brutto ricordo. Salva e felice anche l'Udinese, che si toglie definitivamente dai guai con il 4-1 al Siena. Friulani in festa, toscani in ginocchio: per un punto sono ancora in gioco, per la logica sono ampiamente in B.