Nemmeno le briciole. Disegnata da Mourinho a sua immagine e somiglianza, cinica e insaziabile, l'Inter non lascia nulla agli avversari, liquida l'Atalanta 3 a 1 e costringe la Roma a vincere con la Sampdoria per riagguantarla, portandosi in temporaneo vantaggio di due punti in campionato.
Quanto basta per continuare a sognare il grande slam, incamminarsi verso Barcellona con l'ennesima lucidatina al morale e dimenticare il tormentone Balotelli. Il tutto al termine di una sfida mai banale come quella con l'Atalanta.
L'anticipo della 35ma giornata segna così la vittoria numero 301 in carriera per Mourinho - 164 le partite casalinghe senza sconfitte tra campionato e coppe nazionali dal 2002 - in attesa di approdare in Catalogna per la notte dei sogni. E proprio pensando al Barça, il tecnico di Setubal lascia in panchina la coppia di centrali Lucio e Samuel - in campo Materazzi e Cordoba - oltre a Cambiasso e Thiago Motta, sostituiti da Mariga e Muntari. In tribuna Maicon, a corto di allenamenti dopo l'intervento per la ricostruzione di un dente saltato contro i blaugrana. Imprescindibili, davanti, Eto'o e Milito, sostenuti dalla fantasia di Sneijder, sostituito a inizio ripresa per fastidi muscolari.
Al rombo interista fa da contraltare il 4-1-4-1 disegnato da Mutti con Tiribocchi unica punta e Doni, preferito ad Amoroso, a svariare fra le linee. Una sorta di fisarmonica che irretisce, almeno in avvio, i padroni di casa. Nel giro di tre minuti, tra il 5' e l'8' Tiribocchi fredda Julio Cesar con un colpo sotto la traversa e poi lo grazia di testa, da due passi, fallendo l'occasione per il 2-0.
Invischiata nella ragnatela appiccicosa tessuta dall'Atalanta, l'Inter fatica ad assumere il comando delle operazioni. La magnifica 'rumba organizzata' messa in scena con i catalani sembra un ricordo. Senza la spinta di Maicon sulla fascia e le geometrie di Motta, gli uomini di Mourinho faticano non poco, rimanendo inerti per una ventina di minuti abbondanti. Poi Sneijder illumina e Milito ringrazia: assist dell'olandese, il 'principe' raccoglie poco fuori dall'area bergamasca, pallonetto morbido e 1-1.
Da lì in poi è un ritorno al passato. Le maglie bianche degli atalantini sembrano fare all'Inter lo stesso effetto di quelle del Barcellona. Sneijder sguscia tra i difensori, Eto'o pennella in mezzo all'area e Mariga, trenta minuti giocati in dieci partite, completa la rimonta. Sciolta la tensione, l'Inter controlla con serenità e si regala il terzo gol di Chivu- una saetta da fuori area che tocca il palo e supera Coppola- prima di godersi la standing ovation che San Siro dedica a Milito, chiamato a riposo da Mourinho.
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Il Palermo prosegue la serie positiva al "Barbera", supera 3-1 il Milan e si riprende il quarto posto in classifica in attesa della trasferta della Sampdoria in casa della Roma. Delio Rossi recupera Bovo in difesa e si affida al 4-3-1-2: Sirigu in porta; reparto arretrato completato da Cassani, Kjaer e Balzaretti; a centrocampo Migliaccio, Liverani e Nocerino; Pastore dietro il giovane Hernandez e capitan Miccoli. Molte assenze nel Milan, tra infortuni e squalifiche. Leonardo schiera il 4-3-1-2: davanti al brasiliano Dida, difesa con Zambrotta, Oddo, Thiago Silva e Antonini; a centrocampo spazio a Gattuso, Pirlo e Jankulovski; Seedorf dietro le punte Huntelaar e Ronaldinho.
Gara vivace sin dai primi minuti: all'8' punizione di Miccoli respinta dalla barriera. Liverani crossa per Hernandez che di testa spedisce la sfera fuori. Al 9' i rosanero sbloccano il punteggio: sugli sviluppi di un corner Bovo da solo appostato sulla destra infila Dida. Al 17' azione veloce del Palermo con assist di testa di Hernandez per Nocerino che al volo calcia alto. Al 19' il raddoppio dei siciliani: leggerezza difensiva dei rosanero e palla per Miccoli che serve al centro Hernandez. Il calciatore sudamericano non fallisce il 2-0. Al 26' occasione per la squadra di Leonardo di accorciare le distanze: Huntelaar a pochi passi da Sirigu si gira ma calcia debolmente consentendo la presa del portiere rosanero. Al 31' tiro insidioso di Pirlo con Sirigu bravo ad alzare la palla in angolo. Al 34' incursione in area di Miccoli e forte rasoterra deviato da Dida in angolo. Al 44' gran tiro al volo di Seedorf con palla sopra la traversa. Nella ripresa, senza cambi, Milan piu' brillante: al 9' il colpo di testa in tuffo di Gattuso termina fuori.
Un minuto dopo il Milan accorcia le distanze: assist di Ronaldinho per Seedorf che di interno infila Sirigu. Rossi al 12' inserisce Cavani al posto di Hernandez. Leonardo risponde con l'inserimento di Inzaghi per Zambrotta. Al 24' Liverani per Miccoli che si gira e firma la terza rete per i rosanero. Al 30' splendido assist di Liverani per Pastore che a tu per tu con Dida calcia sul portiere brasiliano. Al 33' sinistro in corsa di Cavani bloccato da Dida. Al 34' Inzaghi a due passi da Sirigu calcia fuori sciupando l'occasione di firmare la seconda rete rossonera. Al 40' destro di Cavani e ennesima respinta di Dida. Il Palermo sale a quota 58 punti e torna quarto. Il Milan, fermo al terzo posto, incassa la settima sconfitta stagionale.
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