Alpinismo


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Sfida degli 8.000, due donne a caccia del primato

Oh Eun-Sun, sudcoreana, ed Edurne Pasaban, spagnola, sono impegnate in questi giorni in un duello senza esclusione di colpi per conquistare la vetta dell'Himalaya, il loro ultimo 'ottomila', ed entrare nella leggenda per aver scalato le 14 vette più alte del mondo h

L'alpinista sudcoreana Oh Eun-Sun e la spagnola Edurne Pasaban sono impegnate in questi giorni in un duello senza esclusione di colpi per conquistare il loro ultimo "ottomila" ed entrare nella leggenda per aver scalato tutte le 14 vette più alte del mondo. Si tratta di una mitica impresa che in campo maschile è stata compiuta per la prima volta dal tirolese Reinhold Messner.

Oh Eun-Sun, 44 anni, è la meglio piazzata in questa corsa contro il tempo sulle vette dell'Himalaya. Si trova attualmente sull'Annapurna in Nepal, la vetta più pericolosa del mondo, in attesa che il tempo migliori per affrontare l'ultima salita verso la cima a 8.097 metri. Forti venti l'hanno costretta a ritornare al campo base quando si trovava già oltre i 7.000 metri di quota.

La sua rivale, la bella e combattiva Pasaban, 37 anni, ha conquistato la scorsa settimana l'Annapurna e sta correndo verso il Tibet per la sua quattordicesima cima, lo Shisha Pangma (8.046), uno tra i più bassi giganti Himalayani. Ma prima di levare le tende, l'alpinista ha lanciato un duro fendente alla sua rivale sollevando dei dubbi sulla conquista della cima del Kangchenjunga, la terza vetta più alta del mondo, avvenuta nel 2009 e immortalata da una foto giudicata "sospetta", perché la ritrae su una roccia nuda e con una corda che era stata vista abbandonata 200 metri più sotto. In un'altra foto, la basca Pasaban, che era con lei nell'impresa e che ha conquistato la cima poco dopo, compare insieme agli sherpa su una cima innevata.

La questione è ora al vaglio della massima autorità in tema di Himalaya, l'americana Elisabeth Hawley, che a Kathmandu gestisce il registro degli scalatori. In attesa di interrogare i compagni della spedizione e di raccogliere altre prove, l'impresa sarà classificata come "dubbia". Così, se nei prossimi giorni riuscirà a espugnare l'Annapurna, la Oh potrebbe correre il rischio di vedersi contestare il "titolo" di prima donna ad avere scalato tutti i "tetti del mondo". La sudcoreana, sostenuta da molti sponsor, è entrata da poco nella ristretta cerchia degli scalatori degli "ottomila".

In questa corsa femminile ai 14 "ottomila", ci sono anche l'austriaca gGerlinde Kaltenbrunner, con 12 vette (ma le mancano Everest e K2) e l'italiana Nives Meroi (a quota 11). Quest'ultima ha deciso di "tirarsi fuori" dalla competizione, perché contraria ai principi dell'alpinismo.