La siccità uccide più della spada

Interi decenni senza pioggia nei secoli scorsi nel continente asiatico hanno influenzato il corso della storia con la caduta di antichi imperi h

Ne uccide più la siccità che la spada. Interi decenni senza pioggia, nei secoli scorsi nel continente asiatico hanno messo a dura prova la capacità di approvvigionamento delle città e i sistemi di irrigazione, finendo per affamare le popolazioni al punto da influenzare il corso della storia, con la caduta di antichi imperi, come quello degli Khmer in Cambogia, i Ming in Cina. E anche in Europa, in tempi storicamente più recenti, la siccità è stata una delle cause della rivoluzione francese.

E' quanto sostiene uno studio pubblicato su Science, condotto da un team di ricercatori della Columbia University insieme alla National Taiwan University. La ricerca ha tracciato precise interconnessioni tra monsoni, periodi di siccità ed eventi storici basandosi sull'analisi degli anelli di alberi ultramillenari, individuati in trecento siti, dalla Siberia all'Indonesia, dall'Australia al Giappone.

L'evento più antico risale ai secoli XVI e XV quando, la siccità, intervallata da un periodo di piogge monsoniche molto violente, si protrasse dal 1340 al 1360 e poi dal 1400 al 1420, portando al collasso dell'Impero Khmer. "L'impero, in quel momento storico, aveva una serie di problemi sociali e politici - afferma Brendan Buckley, uno degli autori dello studio - questi cambiamenti spinsero gli khmer al loro limite e non sono stati capaci di adattarsi".

Secondo i cilindri di legno, anche nel triennio 1638-1641 ci fu una importante siccità nella cina nord-orientale, che contribuì alla caduta della dinastia Ming nel 1644. Poi, ancora siccità tra il 1756 e il 1768, in coincidenza con il collasso dei regni dominanti in quella regione. Questo evento di siccità, seguito a breve da quello del 1790-1796, si estese oltre l'area asiatica. Secondo gli storici, in quegli anni in Messico, il lago Patzcuaro subì un abbassamento tale da provocare dispute per il possesso delle aree emerse. A risentirne fu anche l'Europa, dove, soprattutto in Francia, si ebbe un crollo delle produzioni agricole che esacerbò il malcontento sfociato poi nella rivoluzione francese.

L'ultima grave siccità avvenne tra il 1868 al 1878 e provocò una carestia in cui morirono oltre 30 milioni di persone, in India, Cina e Indonesia. A oggi "i modelli climatologici non riescono a simulare il monsone asiatico - sottolinea Edward Cook, coordinatore dello studio - e questo si ripercuote sulla capacità di pianificazione rispetto a cambiamenti inaspettati e rapidi".