di Juana San Emeterio
AGORA
di Alejandro Amenàbar, Spagna,Usa 2009 (Mikado)
Rachel Weisz, Max Minghella, Oscar Isaac, Ashraf Barhoum, Michael Lonsdale, Rupert Evans, Homayoun Ershadi, Sami Samir, Richard Durden, Clint Dyer, Yousef ‘Joe’ Sweid, Amber Rose Revah, Manuel Cauchi.
Ipazia fu una donna coraggiosa che difese strenuamente la cultura del suo tempo, simbolo dell’evoluzione civile e di una libertà di pensiero spesso preclusa al genere femminile. Astronoma, matematica e filosofa, grazie alle sue capacità riuscì a guadagnare ammirazione e rispetto per la posizione da lei raggiunta, inconsueta all’epoca, ma venne travolta dalla crisi di un mondo e dal fanatismo religioso.
La sua vita si intrecciò in un periodo molto difficile della storia, la decadenza dell’Impero romano, quando si scontrarono tre civiltà, quella della tradizione culturale pagana con quella ebraica e la nuova religione cristiana che conquistava adepti. Nel 391 dopo Cristo, Ipazia che era figlia del filosofo Teone, responsabile della biblioteca alessandrina , insegnava ai suoi discepoli la scienza e il rispetto reciproco. Ma proprio la biblioteca custode della cultura antica divenne teatro dell’inizio dello scontro tra il mondo pagano, che si trovò impreparato di fronte al nascere - e presto al dilagare - di movimenti religiosi sempre più fanatici e intolleranti. Culmine di questo scontro di civiltà è la distruzione della biblioteca per mano della setta cristiana dei "parabolani". Una scena bellissima del film dove Ipazia lotta insieme ai suoi discepoli per salvare la saggezza del Mondo Antico. In quel periodo due uomini erano in lotta per il cuore della filosofa: l'arguto e privilegiato Oreste, che diventa simbolo della politica, e Davo, il giovane schiavo diviso tra l'amore segreto per lei e la libertà che potrebbe ottenere se si unisse alla rivolta ormai inarrestabile dei cristiani. Nonostante le difficoltà Ipazia continuò i suoi studi di astronomia fino ad arrivare alle considerazioni che poi, molti secoli dopo, fece Keplero sul movimento dei pianeti. Ma con ostilità implacabile, il vescovo Cirillo continuò ad attaccarla senza sosta come "l'eretica" fino a condannarla a morte...
“Agora”, passato fuori concorso a Cannes l'anno scorso e premiato in Spagna, arriva nelle sale italiane dopo alcuni problemi per la distribuzione. Film complesso - spiega il regista Alejandro Amenabar ( “The others” , “Mare dentro”)- “Eravamo coscienti di quello che poteva accadere in quanto a polemiche e che mettevamo in scena un pezzo di cristianesimo mai visto sullo schermo, ma questo film, più che offendere i cristiani, vuole solo denunciare l'intolleranza”. Nella pellicola c'è anche la volontà, continua il regista, “di far vedere come la pagana e atea Ipazia sia una figura molto più vicina a Cristo dei suoi stessi persecutori''. In “Agora” Ipazia ha il volto bello del premio Oscar Rachel Weisz che riesce ad interpretare perfettamente la scienziata, la donna e la sua passione per la conoscenza in una ambientazione molto accurata del periodo. Il film riesce ad intrecciare la storia personale con quella con la s maiuscola con forza e coraggio, con uno sguardo intellettuale che può risultare freddo ma che coinvolge sia per i temi affrontati sia per lo spettacolo della storia.