Parte da Roma la campagna "Tutti in campo contro il traffico di bambini", promossa da Terres des hommes ed Ecpat in occasione dei prossimi mondiali. Per l'evento sono attesi in Sudafrica circa 2,7 milioni di spettatori nelle 9 città in cui si terranno le partite, tra cui dai 350 mila ai 500 mila stranieri. Il paese è anche una delle mete più ambite per il turismo sessuale, insieme a Gambia, Kenya e Marocco. Per questo le organizzazioni hanno deciso di promuovere una campagna di sensibilizzazione contro il rischio di cadere in questo traffico, che coinvolge minori già vittime di sfruttamento e povertà.
L'organizzazione locale Molo Songololo denunciava già nel 2008 la presenza in Sudafrica di 30mila prostitute minorenni. Secondo i dati, inoltre, il 68% dei minori nel paese è povero e il 21% è orfano o vive senza i genitori: "E' evidente quindi il rischio di un'impennata del numero di minori sfruttati sessualmente, anche provenienti dai paesi limitrofi, in occasione dei prossimi mondiali", sottolineano le associazioni. I partner locali di Terre des hommes segnalano inoltre che in questi ultimi mesi il movimento di minori non accompagnati (maschi e femmine) lungo le frontiere dei paesi che confinano con il Sud Africa è notevolmente aumentato. "La frontiera di Ressano Garcia è un colabrodo dove ogni giorno i trafficanti portano dal Mozambico in Sudafrica centinaia di ragazzini e ragazzine mentre i funzionari chiudono un occhio per una manciata di meticais- denunciano Terres des hommes ed Ecpat-. Dallo Zimbabwe è continuo il flusso di minori che passano irregolarmente in Sudafrica in cerca di un futuro migliore." Un recente studio dell'Oim stima che alla frontiera di Musina ogni giorno dai 350 ai 400 minori zimbabwiani entrino o siano introdotti in Sudafrica senza passare dai controlli frontalieri. "L'attrazione per le opportunità offerte dai mondiali è infatti irresistibile, specie per chi vive in condizioni precarie", continuano.
"Vorremmo che nessun turista si macchiasse di violazioni ai diritti fondamentali dei minori", dichiara Raffaele Salinari, presidente di Terre des hommes. "Ogni viaggiatore dovrebbe testimoniare con il suo comportamento, anche al di fuori degli stadi, il vero spirito sportivo, così come formulato da Pierre De Coubertin, mostrando rispetto e comprensione per tutti, anche per gli esseri più vulnerabili. La vigilanza di tutti è la garanzia migliore affinché non venga tradito lo spirito che anima questi mondiali". Gli fa eco Marco Scarpati, presidente di Ecpat-Italia: "Il campionato mondiale di calcio è un momento di gioia e di incontro per moltissime persone al mondo. È bene vigilare affinché nessuna vittima innocente sia coinvolta in momenti di follia e di violenza: i bambini devono essere rispettati e tutelati, non abusati e mercificati. Che la festa sia festa per tutti".
La campagna si avvale di strumenti diversi: un filmato sul turismo sessuale, presentato in anteprima a Roma, e poi veicolato dalle diverse trasmissioni Rai dedicate allo sport e all'attualità; pagine stampa che verranno pubblicate fino all'inizio dei mondiali in spazi gratuiti accordati dalle concessionarie di pubblicità che hanno voluto sostenere l'iniziativa; banner per web, all'interno del quale si potranno approfondire i temi della campagna e scaricare il video virale informativo e l'applicazione per Facebook "Il campionato della solidarietà", da girare subito a tutti coloro, tifosi e non, che vogliono dire "io tifo per i bambini e ci metto la maglia". La campagna entrerà anche negli stadi grazie alla collaborazione di tifoserie e società calcistiche.