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Milano, la Corte di Appello conferma l'ergastolo per Olindo e Rosa

Era l'11 dicembre 2006 quando, sotto i colpi di spranghe e coltelli, morirono Raffaella Castagna, il figlio Youssef di soli 2 anni, la nonna del piccolo e una vicina di casa. La difesa dei coniugi Romano: 'Ricorreremo in Cassazione' g

La Corte d'Appello di Milano presieduta da Maria Luisa Dameno ha confermato l'ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, già condannati in primo grado dalla Corte d'assise di Como. I due imputati sono accusati del quadruplice omicidio dell'11 dicembre 2006. Dopo cinque ore di Camera di consiglio, alle 15.27 il giudice ha letto la sentenza di condanna con cui si riconferma l'ergastolo per Olindo e Rosa. Confermati 3 anni di isolamento diurno. Problemi di vicinato il movente per l'accusa, mentre la difesa annuncia ricorso in Cassazione

I familiari delle vittime si sono subito abbracciati e la tensione sui loro volti si è sciolta in un accenno di sorriso. Impassibili, invece, Rosa e Olindo che hanno ascoltato la sentenza uno accanto all'altro in quella sorta di 'cella matrimoniale' che da sempre invocano. 

Era l'11 dicembre 2006 quando, sotto i colpi di spranghe e coltelli, morirono Raffaella Castagna, il figlio Youssef di soli 2 anni, la nonna del piccolo, Paola Galli, e una vicina di casa, Veleria Cherubini. Il marito di quest'ultima, Mario Frigerio, si salvò solo perché creduto morto e, accanto ai figli Elena e Andrea, ha ascoltato la sentenza. Presenti tutti i familiari delle vittime: la famiglia Castagna, il patriarca Carlo e i figli Pietro e Giuseppe, Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime.

Alla lettura della sentenza, Carlo Castagna ha detto di aver guardato il display del suo cellulare per avere contemporaneamente l'immagine della moglie e quella dell'ora precisa della lettura del verdetto. "Appena il giudice Dameno ha cominciato a leggere il suo dispositivo- dice Castagna- ho subito guardato il cellulare per vedere l'ora precisa in cui veniva pronunciata la sentenza: erano le 15.27. E poi sapevo che, insieme all'ora, avrei visto l'immagine di Paola, che conservo sul display e che in quel momento mi è sembrata dire 'coraggio sono vicina a te'".

"Ci sono quattro vittime e questa condanna è una sicurezza anche per il popolo italiano" è stato il commento di Azouz Marzouk. "Spero in un futuro migliore. Era importante questa conferma e ora spero cali il sipario su questa vicenda". Azouz si è detto soddisfatto della sentenza e sicuro che "non c'è alcun dubbio sulla colpevolezza di Rosa e Olindo".