"La persistente povertà e i crescenti tassi di disoccupazione, accompagnati dalla crisi del settore sanitario pubblico, costituiscono in Sud Africa problematiche estremamente importanti. Corruzione e nepotismo ostacolano l'accesso agli alloggi e ai servizi, portando al collasso alcune amministrazioni locali e scatenando proteste tra le comunità interessate". Lo dice a Televideo Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia. "In un contesto di scarsità di risorse economiche, aumentano le violenze contro i cittadini stranieri".
Qual è la maggiore criticità relativamente ai diritti umani in Sud Africa?
"Aumentano i casi di tortura ed esecuzioni extragiudiziali da parte della polizia: oltre 2.000 le denunce di aggressioni a prigionieri da parte di agenti carcerari tra aprile 2008 e marzo 2009. Nel 2009 (dati della polizia) si registra il 10,1% in più di reati sessuali, stupro compreso, ai danni di donne e bambini, con un aumento dei casi di sieropositività all'Hiv".
L'emergenza criminalità nel Paese come incide sulla vita dei più deboli?
"In una generale crisi degli alloggi, gli sgomberi da sedi abusive sono frequenti. Attivisti per i diritti abitatativi sono stati aggrediti nell'impunità.
Quanto pesano ancora odio razziale e intolleranza in Sud Africa?
"Pesano davvero molto. E'amaro constatare quanto un Paese che ha trascorso 50 anni sotto l'apartheid debba essere citato da Amnesty International per l'intolleranza e la xenofobia dimostrate nei confronti di rifugiati e migranti economici. Lo scorso anno il presidente Zuma ha condannato la xenofobia e la distruzione di proprietà di cittadini stranieri. Sono stati compiuti progressi nell'elaborazione di un Piano di azione nazionale per combattere razzismo, discriminazione, xenofobia e intolleranza. Tuttavia, nonostante qualche progresso, per alcuni rifugiati sfollati continua a essere difficile ottenere soluzioni durature, in particolare per quanti provengono da Paesi colpiti da conflitti. Non sono cessati i casi di rimpatrio forzato".
Come si sta affrontando il problema dei profughi dello Zimbabwe?
Rifugiati e migranti continuano a subìre discriminazioni,sgomberi e attacchi. Particolarmente colpiti risultano cittadini di nazionalità somala o zimbabweana. A fine 2009,grazie all'azione di organizzazioni umanitarie e della società civile e dell'Unità anti-xenofobia degli Affari Interni, la risposta delle forze dell'ordine a queste emergenze è risultata più in linea con gli standard in materia di diritti umani. Il governo sudafricano ha introdotto un visto d' ingresso di 90 giorni per i zimbabweani e annunciato permessi d'immigrazione per quanti erano già nel Paese. Un insediamento informale per zimbabweani è stato bruscamente chiuso a marzo, e molti degli occupanti hanno trovato riparo a Johannesburg, in particolare presso la Chiesa metodista centrale, senza ricevere aiuti dalle autorità". B. B.