L’esperienza maturata dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania nella contraffazione sbarcherà presto negli Stati Uniti. I risultati delle Fiamme Gialle, che hanno coniugato controllo del territorio a investigazione internazionale, saranno spiegati ai colleghi americani che si trovano a dover fare i conti con lo stesso fenomeno. Il maggiore Eugenio Bua (nella foto accanto), comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Catania, porterà a New York le tecniche investigative dei suoi uomini.
Il Governo degli Stati Uniti, infatti, lo ha invitato per apprendere i segreti del suo lavoro. La polizia di New York ha creato una task force per arginare l’arrivo e la diffusione nel territorio di prodotti taroccati. Un’impresa per la quale ha investito uomini e mezzi, ai quali si affiancheranno le esperienze riportate sul campo dal maggiore Bua. Non si tratta più, come tiene a precisare l’ufficiale, di attività relegate a improvvisati imprenditori.
La contraffazione è ora un capitolo importante della comunità cinese con tanto di ricerche e tecniche di produzione invidiabili dalle più grandi imprese. E’ sempre più difficile, a causa della penetrazione in costante aumento, riconoscere un pezzo contraffatto da un altro pienamente legale. Vi sono problemi fiscali ma anche, in molti casi, problemi di salute. Basti pensare ai medicinali taroccati o ai giocattoli. Uguali nei colori e nella confezione. Ad un occhio meno abituato a scorgere le differenze è tutto in regola. La commercializzazione di questi prodotti passa attraverso una rete ben organizzata. Azienda che spediscono piccoli quantitativi per volta per non insospettire le autorità doganali. La merce non arriva sempre nel luogo di smistamento. A volte passa per altri porti, con giri di bolle come in una ragnatela. Su queste insidie è importante il lavoro investigativo e la capillarità dell’azione delle Fiamme Gialle.
La stessa che verrà spiegata ai colleghi di New York. Anche i questo caso i consumatori ringraziano. Nella lotta alla contraffazione si inserisce, e i dati ne danno ampia conferma, anche altri soggetti fino ad oggi estranei a questo crimine. Il tenente Roberto Pollari (nella foto accanto), comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Acireale, ha sgominato altri autori di contraffazione. Si tratta di aziende italiane che, in periodi di crisi economica come quella attuale, si riciclano. La scoperta è avvenuta nel corso di un’operazione condotta dagli uomini di Pollari. All’interno di una normale azienda si nascondevano migliaia di prodotti contraffatti. Il titolare aveva pensato bene di darsi alla produzione di questa merce e provvedere anche alla sua distribuzione.
Si tratta spesso di merce ben confezionata, con buoni materiali, che viene immessa nella rete di vendita di normali negozi. Gli stessi dove ci si rivolge per comprare l’oggetto griffato. Il fenomeno è in costante aumento, come quello delle aziende che si propongono ai negozi come rivenditori autorizzati di un certo marchio. A volte i commercianti ignorano il pericolo, altre volte ne sono consapevoli. La vendita dei “tarocchi” avviene ovviamente a prima vista con ogni regolarità. Bolle e fatture sono reali ma nulla è versato allo Stato.
Milioni di euro che sfuggono all’erario, danno per le aziende contraffatte e “beffa” per i consumatori. Basterà l’azione delle Fiamme Gialle ad impedire questo fenomeno?
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(Materiali stampa. foto e video forniti dal luogotenente Franco Ferranti)