Nel varcare il cancello del castello di Trauttmansdorf, a Merano in Alto Adige, ci prepariamo a un'esperienza che coinvolge tutti i sensi e che emoziona per il fatto di passeggiare nelle sale e per i viali dove la mitica imperatrice Sissi passò dei mesi spensierati.
Il parco del Castello ha riaperto da poco, e in questo inizio di primavera, con i fiori che sbocciano e gli alberi che si tingono di verde, è un piacere passarvi una giornata. Dodici ettari racchiusi in un anfiteatro naturale con le montagne a fare da cornice. I Giardini ospitano oltre 80 ambienti botanici con piante da tutto il mondo, incluse alcune rarità.
C'è un olivo di oltre 700 anni e un vero e proprio fossile verde: la'wollemia nobilis', diffusa sulla terra oltre 65 milioni di anni fa e che oggi si credeva estinta. Magnifico lo spettacolo della fioritura di oltre 150.000 tulipani, per non parlare dei colori delle camelie e dei rododendri.
Ma i Giardini non sono solo un affascinante "orto botanico". Qui la fantasia dei curatori ha portato a unire natura e cultura con installazioni artistiche. Sono undici i padiglioni, un tempo luogo di sosta per ripararsi magari dal sole o dalla pioggia, che oggi sono stati interpretati in modo estetico e istruttivo.
Particolari le stazioni sensoriali, dove il visitatore può vivere "strane" esperienze: dalla Roccia sonora all'orologio di libellule.