Sullo sfondo dei Monti Sibillini (ci troviamo nelle Marche) si erge il colle che ospita il borgo di San Ginesio. Il centro storico di questo antico paese conserva le caratteristiche della città medievale proiettata verso l'alto e "difesa" da una maestosa cinta muraria in pietra, munita di torrioni, baluardi e porte castellane.
San Ginesio è suddiviso in quattro contrade, che prendono il nome proprio dalle porte castellane. La storia di questa città viene narrata in numerosi libri da diversi autori nel corso di più secoli, a partire dal Cinquecento. Ed è di questi giorni una notizia che, se sarà confermata da successivi scavi archeologici, avrà del clamoroso: sotto l'antica collegiata (sec. XI) si troverebbe la tomba di Pipino il Breve, figlio di Carlo Martello e padre di Carlo Magno.
A sostenerlo sono alcuni storici locali che hanno sondato l'area interessata con il georadar. Comunque, non è la prima volta che la dinastia carolingia viene associata all'area di San Ginesio. Infatti, secondo gli studiosi, l'abbazia di San Claudio a Corridonia (paese che dista qualche km da San Ginesio) e non Aquisgrana sarebbe la vera sede imperiale voluta da Carlo Magno nel VIII secolo.
Molto bello e suggestivo è il Palio di San Ginesio, che rievoca le tenzoni e i giochi di abilità in cui si cimentava la gioventù ginesina a partire dal sec. XIII. Straordinaria è anche la rievocazione della battaglia tra ginesini e fermani del 30 novembre 1377.
Aquisgrana, la città di Carlo Magno
Aquisgrana, in Germania, fu fondata dai Romani nel 150 d.C. con il nome Aquae Granni. La città è famosa per essere stata sede di re e imperatori e palcoscenico di incoronazioni.
Le locali sorgenti termali furono apprezzate da Carlo Magno a tal punto da indurlo a fare di Aquisgrana la propria residenza preferita e a costruirvi un palazzo imperiale. Il duomo (patrimonio culturale dell'umanità dell'Unesco) e il municipio gotico (Rathaus) rappresentano il cuore del centro storico. Da non perdere una visita alle moderne terme e al casinò. Da vedere anche la fontana "Elisenbrunnen", il teatro di Aachen, le antiche porte cittadine: "Ponttor" e "Marschiertor", e i resti delle mura. Molto bello è anche il museo "Couven", in una tipica casa borghese rococò del centro storico, che illustra come si viveva ad Aquisgrana tra il il XVIII e il XIX secolo.
Bastano cinque ore per conoscere un po' meglio questo angolo d'Europa in cui confluiscono Germania, Olanda e Belgio. Nelle immediate vicinanze di Aquisgrana sorge, infatti, Maastricht (Olanda), ricca di arte e cultura; poco oltre c'è la storica abbazia Val Dieu ad Aubel, in Belgio. C'è poi il parco naturale Hohes Venn-Eifel, pieno di foreste, laghi e fiumi.
Per la gastronomia, Aquisgrana viene associata ai "Printen", dolci al miele che sembrano un incrocio tra gli "Spekutius" (biscotti alle spezie) e i Lebkuchen (una specie di pan pepato).