Made in Italy


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Vince con l'export di lusso accessibile

Destinato a salire a 13 miliardi di euro nel 2015. La Cina il mercato più promettente n

L'export dei beni di lusso accessibili, quelli cioè realizzati con materiali e design di qualità, del made in Italy è destinato a salire a 13 miliardi di euro nel 2015 (3,8 miliardi in più rispetto al 2009, con una crescita pari al 46%). E' la stima che emerge dalla ricerca svolta dal Centro Studi Confindustria, Prometeia e Sace e presentata a Roma.

Obiettivo dello studio, hanno spiegato i responsabili della ricerca, è fornire alle imprese italiane uno strumento per orientarsi nei nuovi mercati nei prossimi cinque anni con particolare attenzione ai settori alimentare, arredamento, calzature, abbigliamento e accessori. Questo, considerando che le importazioni complessive dei 30 paesi emergenti considerati dalla ricerca passeranno a 113 miliardi nel 2015 (36 miliardi in più rispetto allo scorso anno) e che questi mercati, già molto attraenti, stanno registrando un'accelerazione dovuta alla crisi e diventeranno un mercato rilevante per i beni di lusso accessibili del made in Italy quanto sono oggi Francia e Germania.

In generale, i consumatori dei nuovi mercati sono e saranno in media più giovani di quelli dei paesi maturi e saranno in percentuale sempre maggiore donne: per crescita, si legge infatti nello studio, "il reddito da lavoro femminile è paragonabile a un grande mercato emergente, con conseguenze tanto profonde quanto quelle dello sviluppo di India e Cina".