Atlante delle crisi


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Il fenomeno della corruzione visto dall’estero

L’Afghanistan tra gli ultimi posti nella graduatoria di Transparency International soldi_afgani_296

L'esito dell'indagine Unodc non desta sorpresa tra gli analisti più attenti.

Un anno fa, un articolo del New York Times notava come "lo Stato nato dalle rovine del regime talebano sembra esistere quasi solo per arricchire chi lo governa", e concludeva: "Obama dovrà aiutare il governo afghano a difendersi dai talebani, ma anche da se stesso".

Per l'agenzia Reuters,i dirigenti delle forze dell'ordine "trattengono per sé parte della paga dei poliziotti, che a loro volta "integrano" gli ammanchi riscuotendo tangenti dai cittadini". Tale pratica,osserva Reuters, mina la fiducia degli afghani e rafforza i talebani

Il segretario generale Nato, Scheffer, ritiene che la scelta più difficile, ma anche la più necessaria,per le autorità sia "rinunciare a pratiche consolidate per costruire un governo che conquisti la fiducia popolare".

Il generale Usa Cone, responsabile della formazione dell'esercito e della polizia afghana, denunciava: "Il problema è sempre e solo la corruzione, un fenomeno davvero endemico".

Nel rapporto di Transparency International, l'Afghanistan è 176° su 180 Paesi, con un indice di corruzione di 1.5 (l'Italia è 55°, con 4.8 punti; prime Svezia, N.Zelanda e Danimarca, con 9.3).