"Per assicurare prestazioni di importo adeguato a un numero crescente di pensionati è indispensabile un aumento significativo dell'età media effettiva di pensionamento". A dirlo è il governatore di Bankitalia, Draghi.
Tale aumento, secondo il governatore, potrà contribuire "a sostenere la crescita potenziale dell'economia". Serve, però, anche "adeguare il nostro sistema di ammortizzatori sociali a un mercato del lavoro diventato più flessibile". Per Draghi poi, "occorre dare merito al ministro Sacconi di aver messo in campo una quantità ampia e adeguata di misure per superare la crisi". E chiede interventi contro la povertà.
Sacconi: 'Già fatte le riforme delle pensioni'
Aumentare l'età pensionabile? Le riforme delle pensioni già realizzate sono "più che sufficienti" per garantire la tenuta del sistema, dice alla Camera Sacconi, a margine della presentazione del rapporto annuale dell'Inpdap, rispondendo al governatore Draghi.
Il ministro del Lavoro parla degli effetti positivi del provvedimento anti crisi del governo. Già dall'anno prossimo, precisa, si calcolerà l'andamento delle aspettative di vita, in modo che dal 2015 si possano riparametrare le pensioni in relazione all'allungamento degli anni di vecchiaia. Il governo, aggiunge, presenterà una riforma degli ammortizzatori sociali ma dopo la crisi.
Inps: il sistema pensionistico "tiene"
Lo ha annunciato il presidente dell'Inps, Mastrapasqua, commentando la proposta di Draghi. Già nel decreto anticrisi, di fatto, esiste una norma che adegua l'età pensionabile all'aspettativa di vita e ha decorrenza dal 2015, dice Mastrapasqua, ora va verificata l'applicazione di tale norma. Oltre all'impatto sui conti della Ragioneria e dello stesso Inps. Per Mastrapasqua con la "riforma Dini, che va a regime e con questa norma, si può dire che il sistema tiene".
Il 'rosso' Inpdap salirà a 7 miliardi da 5,3
Sale il "rosso" dell'Inpdap, l'istituto previdenziale dei dipendenti pubblici. Nel 2009 il disavanzo supererà i 7 miliardi di euro, con un aumento di oltre il 30% rispetto ai 5,3 miliardi del 2008.
Il crescente deficit emerge dal rappor- to annuale dell'Inpdap, presentato alla Camera da Paolo Crescimbeni, alla guida dell'istituto. L'Inpdap gestisce la previdenza di 3,6 milioni di iscritti, corrisponde 2,6 milioni di trattamenti pensionistici. Liquida 700 mila trattamenti di fine servizio e fine rapporto. Per i prossimi anni non ci sarebbero rischi. "Il sistema è sufficientemente solido", sostiene Crescimbeni.
I sindacati: alzare l'età? Inaccettabile
"Inaccettabili,contraddittorie e fuori dal tempo". Così il segretario confederale della Cgil, Piccinini, commenta le parole del governatore di Bankitalia, Draghi, sulla necessità di un "aumento significativo dell'età media effettiva di pensionamento".
Per il segretario confederale Cisl, Petriccioli, la "lotta alla povertà va contrastata anche evitando che la perdita di potere d'acquisto dele pensioni provochi una situazione insostenibile". Sulla proposta Draghi,il segretario confederale Uil, Proietti, ritiene utile "continuarea lavorare sulla flessibilità e sulla libertà di scelta del lavoratore".
Marcegaglia: si può fare di più
"Sulle pensioni si può fare di più. E' vero che, come dice Sacconi, nel decreto anti crisi ci sono stati ulteriori adeguamenti che entreranno in funzione dal 2015 e saranno una sorta di stabilizzazione. Ma qualche passo in avanti è stato fatto". Così, il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sull'ipotesi Draghi.
Confindustria è d'accordo ad aprire una "riflessione sulla riforma degli ammortizzatori: alcuni ritocchi sono stati necessari. Ma no agli strvolgimenti" aggiunge la Marcegaglia.