La Casa Bianca ha sollecitato l'Iran a consentire l'accesso ai propri impianti nucleari dal 1° ottobre, e ha definito "un atto di natura provocatoria" gli ultimi test missilistici di Teheran.
Gli Usa condannano senza mezzi termini le manovre della Repubblica islamica e chiedono che l'Iran, ai colloqui con i negoziatori del gruppo 5+1 previsti giovedì a Ginevra, dia il via libera ad un'ispezione dell'Aiea nell'impianto di Qom per l'arricchimento dell'uranio.
La Casa Bianca afferma che i test rafforzano la decisione Usa di spostare il focus dello scudo antimissile sul tipo di vettori usati da Teheran.
Diverse le voci che esprimono preoccupazione per i test missilistici iraniani, sullo sfondo delle tensioni tra Teheran e l'Occidente sul piano nucleare.
La Francia invita l'Iran "a cessare immediatamente le azioni destabilizzanti". "Siamo preoccupati", ma la questione principale resta il piano nucleare, fa sapere Londra. Lanci "inquietanti", secondo la diplomazia di Berlino. Preoccupazione viene espressa inoltre dal responsabile per la Politica estera dell'Unione europea, Solana.
Per Mosca, i test "creano preoccupazione" sullo sfondo dei "problemi irrisolti" del programma nucleare iraniano.
Lo Shahab 3 può colpire Israele
Alla vigilia dei colloqui sul nucleare i pasdaran iraniani hanno lanciato due missili a lungo raggio, lo Shahab 3 e il Sejil.
Shahab 3 ha una gittata di 2000 chilometri, ed è in grado di raggiungere Israele. Sejil è un missile a due stadi. I missili "hanno raggiunto i loro obiettivi". Il portavoce del ministero degli Esteri, Qashqavi, ha detto che le manovre in corso "sono di routine" e non hanno nulla a che vedere con le tensioni sul programma nucleare.
Il ministro della Difesa, Vahidi, ha inoltre inaugurato un impianto per produrre combustibile solido per i missili.
Monito iraniano a "regime sionista"
Il ministro della Difesa iraniano Ah- mad Vahidi ha messo in guardia Israele dall'attaccare la Repubblica islamica. Se lo farà, lo stato ebraico "esalerà l'ultimo respiro". Vahidi l'ha detto alla tv di stato.
"Dovesse accadere, cosa che naturalmente non possiamo prevedere", sarà la fine del regime sionista, afferma.
Il monito è stato lanciato dopo che l'Iran ha sperimentato missili con una gittata sufficiente a colpire Israele e le basi Usa nella regione.